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Articolo di Data Journalism

L'offerta di asili nido in Sicilia

L’estensione dell’offerta di asili nido su un territorio è particolarmente strategica poiché: 

- Stimola i piccoli a socializzare, a scoprire le emozioni e potenziare se stessi con il supporto di formatori specializzati nel settore;

 - Consente di far crescere le opportunità di lavoro per la donna. Il tasso di abbandono,  sull’isola, infatti, raggiunge il 22,4% (contro una media nazionale del 13,5%). 

Nel 2018, la Sicilia offre in tutto 12.465 posti in oltre 450 strutture tra asili nido e servizi integrativi per la prima infanzia. Cioè un posto per il 10% dei circa 120.000 bambini tra 0 e 2 anni di età che vivono nella regione. Una quota che dimostra come l’isola si trova molto al di sotto della media nazionale (25,5%) e si colloca a 23 punti di distanza dall’obiettivo UE sui servizi prima infanzia. Anche se si tratta di un ambito molto importante in cui si fanno i primi passi verso la grande società, e verso una ripartenza per la Sicilia .

Ogni stato membro deve garantire un posto in asili nido o servizi per la prima infanzia, ad almeno il 33% dei bambini sotto i 3 anni, percentuale da raggiungere entro il 2010 secondo l'Europa al Consiglio europeo di Barcellona del 2002, cosa però molto difficile da fare in un sud carente di servizi, la Sicilia (insieme a Campania e Calabria) si colloca ancora sotto la media (19 su 20 la posizione della Sicilia rispetto alle altre regioni per quanto riguarda l’offerta di nidi e servizi prima infanzia nel 2018). 

Sull'isola, infatti, ci sono soltanto 10 posti ogni 100 bambini, rispetto alle altre regioni (le prime in particolare) : 
- Valle d’Aosta (45,7%);
- Umbria (42,7%);
- Emilia-Romagna (39,2%);
- Toscana (36,3%). 

Ma anche da altre regioni del sud continentale:
- Puglia, con il 16,8%;
- Sardegna, 29,3%. 

Nonostante questo ci sono delle differenze, da una provincia all’altra e da comune a comune, influenzati molto dalla crisi finanziaria di quest'ultimi (5 province siciliane non raggiungono nemmeno la media regionale del 10%).
Per esempio :
- Messina, che raggiunge i 17 posti ogni 100 bambini sotto i 3 anni (la prima fra tutte) 
- Agrigento (13,9%);
- Siracusa (12,4%);
- Enna (11,7%).  

Nessuno degli altri territori raggiunge i 10 posti ogni 100 bambini, cioè il dato medio regionale, per esempio:
- Catania e Palermo si collocano attorno all'8%;
- Caltanissetta, con 6,2 posti ogni 100 bambini.