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Articolo di Data Journalism

Cultura e turismo nel territorio italiano

Nel territorio italiano, cultura e turismo sono due importanti pilastri per quanto riguarda l’economia del paese. 

Da sempre infatti l’Italia è ammirata da tutti i paesi del mondo per la bellezza dei monumenti che sono presenti in tutte le regioni.

La nostra nazione è stata molto influenzata dalle colonizzazioni di popoli come fenici, greci, galli ma è anche stata la culla per la nascita di nuovi stili artistici e culturali.

L’Italia è fin dall’antichità tra i più fiorenti centri culturali d’Europa, non per caso infatti ha la più alta presenza di siti patrimonio dell’umanità  dell’UNESCO.

In base alle rivelazioni del 2018 e riportate nella prima infografica (Turismo e Cultura in Italia), il patrimonio culturale statale conta circa 460 luoghi, con un numero predominante di musei e gallerie.

L’analisi dei dati presenti sul sito Open Coesione, ha permesso di conoscere il numero e la distribuzione sul territorio nazionale dei progetti a tema “Cultura e Turismo” che hanno beneficiato di finanziamenti pubblici anche europei.  In particolare, il 31% circa dei progetti finanziati riguardano beni che si trovano in nord Italia. La rimanente percentuale, il sud e le isole maggiori.

I siti culturali distribuiti nell’intero territorio italiano rappresentano una grande attrazione per turisti che vengono da tutto il mondo per poterli visitare.

Quasi 55 milioni di persone hanno visitato le strutture statali nel 2019, con un incasso di quasi 243 milioni di euro.

Negli ultimi due anni, a causa dell’emergenza sanitaria ancora vigente in tutto il mondo, il settore turistico ha subito una notevole inflessione, con una evidente diminuzione di flussi turistici culturali anche dovuta alla chiusura al pubblico di numerose strutture per motivi di sicurezza.

E’ stato stimato che tra marzo e maggio 2020 c’è stata una mancata affluenza di quasi 19 milioni di visitatori e un mancato profitto di 78 milioni di euro (Infografica “Turismo e Cultura in Italia). 

Nei primi 8 mesi del 2020, Eurostat ha stimato che il numero delle notti trascorse nelle strutture ricettive nell’Unione europea sia pari a circa 1,1 miliardi: un calo di oltre il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019.  Da considerare che questo calo è calcolato in riferimento ai dati del 2019, anno in cui fu registrato un record dei flussi turistici negli esercizi ricettivi italiani, con 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenze.

Focalizzando adesso l’attenzione sulla nostra regione, la Sicilia, possiamo ricordare che tale territorio gode di grandi e diverse tipologie di attrazioni per i turisti, per diverse caratteristiche e peculiarità del territorio, sia naturalistiche che monumentali. La Sicilia è stata la culla di diverse culture e il luogo di incontro di diversi popoli che in esso hanno lasciato traccia attraverso innumerevoli monumenti e importanti reperti. Infatti, possiamo trovare nel territorio opere  che vanno dagli stili arabo-normanno, barocco siciliano, bizantino.

Tra le province siciliane, come è possibile osservare dai dati espressi dall’infografica  “Turismo e Cultura in Italia”, Palermo è la seconda provincia a mostrare il più alto numero di turisti nonostante la pandemia.

Il capuologo siciliano è stata capitale della cultura per l’anno 2018. Ciò ha permesso di rilanciare la città come polo attrattivo per il turismo anche culturale. Sono otto i luoghi di Palermo dichiarati Patrimonio dell’umanità UNESCO ai quali si aggiunge l’itinerario arabo-normanno di Palermo, anch’esso dichiarato Patrimonio dell’umanità.

Tutti i luoghi appena elencati fanno parte di un percorso museale chiamato “Complesso Museale Palazzo Reale e Cappella Palatina” che si estende da Palermo fino ai Comuni di Monreale e Cefalù e i cui numeri e caratteristiche principali sono espressi nella seconda infografica.

Di tale percorso fanno parte anche Villa Cattolica, una delle più importanti ville storiche del comune di Bagheria che infatti è anche denominato Città delle Ville, e il Museo Guttuso che è allocato al suo interno. 

Villa Cattolica ha ricevuto più di un finanziamento pubblico per diversi interventi e in questi giorni è al centro di un percorso di rinnovamento per diventare il fulcro delle attività culturali bagheresi.

Nella stessa infografica sono riportati anche i dati numerici e i principali eventi che negli ultimi anni hanno caratterizzato le attività svoltesi nella villa.

Nel 2020 (anno caratterizzato dalla presenza del Covid), il Museo Guttuso ha avuto un alto numero di visitatori paganti e, come riportato anche da un articolo di La Repubblica, è stato il primo museo del Palermitano ad aprire. Sempre nel 2020, per la prima volta è entrata a far parte del circuito “Le Vie dei Tesori” che dal mese di Settembre fino a Novembre apre le porte di monumenti alla comunità. Nell’ambito di tale manifestazione, Bagheria è stata la terza città più visitata dopo Palermo e Catania con oltre 6000 visitatori e un ritorno economico stimato dall’osservatorio regionale del turismo di 116 mila euro. Di questi 6000 visitatori, 1133 hanno visitato il Museo Guttuso.

Quelli riportati sono dati sicuramente rassicuranti che ci portano a capire quanto la cultura e il turismo siano fondamentali, per la crescita di un territorio e delle persone che lo abitano. Non possiamo che sperare ed auspicare un costante impegno dell’amministrazioni coinvolte affinché la tutela del patrimonio culturale sia messa al centro degli interessi diventando il punto di forza per la crescita economica e culturale delle comunità interessate.