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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

IN CORSO O FINITO?

A fine dicembre, a valle della prima fase delle attività di "Asoc: A scuola di open coesione”, abbiamo iniziato a seguire un progetto sull’ampliamento dell’ospedale "Perrino" di Brindisi, che consisteva più specificatamente nel «Migliorare e rinnovare la qualità dei servizi offerti, mediante l’ampliamento dell’Ospedale, migliorandone i collegamenti con le reti materiali e immateriali»; il progetto in questione, approntato per il POR FESR avviato dalla regione Puglia, consisteva nell’aumentare l’occupazione nel settore della salute e servizi alla persona, dato che nel 2009 era drasticamente calata e i posti letto che erano in carenza non solo a Brindisi e in Puglia ma in tutto il Sud.

Ne abbiamo monitorato l’andamento durante gli anni di programmazione, che vanno dal 2007 al 2013. Raccogliendo dati sugli investimenti e sul denaro raccolto ed effettivamente utilizzato è emersa una faccenda alquanto singolare: dei 10.000.000,00 di euro totali raccolti tra i fondi UE (€ 6.800.000), i fondi della regione Puglia (€ 2.040.000) e il finanziamento Co-nazionale (€ 1.160.000), ne sono stati spesi solo € 1.774.858,01 ovvero solo il 17%! 

La peculiarità del caso è che il progetto risulta essere ancora in corso, nonostante non ci siano state modifiche sui versamenti dal 2013. I versamenti effettivamente andati in porto seguono il seguente andamento:

  • 13/05/2009     € 44.752,50
  • 09/09/2011     € 1.286.124,00
  • 19/12/2011     € 144.776,50
  • 26/09/2013     € 299.205,01

Dopo questi dati non si hanno più aggiornamenti, il tutto lascia pensare che il progetto sia finito ma in realtà non è così, dato che risulta ancora in corso. Cosa potrà mai essere successo al progetto in questione? E, soprattutto, il denaro, dove è finito?

Sicuramente, siccome si parla di investimenti, non possono esserci state frodi, ma desta qualche preoccupazione il fatto che un'opera così importante per il territorio (per impatto sociale, economico, oltre che legato alla salute in senso stretto), risulti "ferma con le quattro frecce" (usando un famoso slogan di una trasmissione televisiva) invece che terminato e erogante i servizi che si poneva come obiettivo. 

Per quanto riguarda il motivo dello stallo, sin dal 2009 la regione Puglia ha avviato, per garantire la complessiva governance interna sempre dello stesso POR FESR (Piano Operativo Fondo Europeo Sviluppo Regionale) 2007–2013, una riorganizzazione delle strutture adibite alla gestione del Programma e un rafforzamento in termini di competenze, professionalità e specializzazione nelle diverse attività di gestione, controllo e certificazione con l’obiettivo di aumentare le performance del PO.

Ad oggi il funzionamento di tale sistema organizzativo è entrato a regime e nel complesso i risultati raggiunti nel periodo di attuazione del Programma possono ritenersi strettamente connessi anche al rafforzamento della governance complessiva con ricadute dirette sulla capacità di elevare l’efficacia dei processi attuativi e gestionali, di conseguenza il progetto ha avuto ripercussioni di tipo organizzative e non è stato concluso.

Sarà, quindi, per questo motivo che il progetto risulta non completato dopo ben 9 anni (oramai) dal suo termine naturale?
E, ribadiamo, il finanziamento ricevuto e, in gran parte, non impiegato, lo si deve ritenere perso definitivamente?