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Articolo di Data Journalism

MOLISE: 350/350… LA TERMOABLAZIONE (Una cura innovativa per una piccola regione)

Il progetto che abbiamo scelto (finanziato nel 2020) è uno degli ultimi progetti finanziati (nell’ambito della sanità) per motivi non covid perché dal 2018 la maggior parte dei fondi sono stati elargiti per la gestione della situazione pandemica.

Dai dati raccolti è infatti emerso questo divario:

  • fondi stanziati per progetti inerenti alla sanità molisana (covid escluso): 5.171.247,57€
  • fondi per aiuto e sovvenzione covid in tutto il Molise => (21x50.000€ + 13x40.000€ + 21x30.000€ + 55x20.000€ + 28x10.000€ + 14x5.000€) tot. 3.650.000€

              totale: 8.821.247,57€

              percentuale covid: 41,3%

 

Obiettivo che ci siamo posti è quello di dimostrare che anche il Molise, quindi, pur essendo una realtà così piccola, ha saputo rinnovarsi investendo in questa nuova terapia. Attualmente, nella nostra regione, la termoablazione si effettua solo presso il Gemelli Molise in radiologia interventistica e dal 2021, l’anno successivo all’acquisto dell’attrezzatura necessaria, sono stati curati 350 pazienti (come detto dal dottor Roberto Iezzi, Responsabile dell'Unità Semplice di Radiologia Interventistica Generale presso l’Istituto di Radiodiagnostica del Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma e Molise e ricercatore presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma).

Altro dato rilevante è che in Molise una grande percentuale di pazienti proviene dalle regioni limitrofe, lo si può evincere dai dati economici riguardanti la mobilità sanitaria che vede un saldo positivo di 35 milioni di euro. Parte di questa mobilità è dovuta anche alla termoablazione come confermato dal dottor Iezzi, il quale ha sottolineato che il 30% dei pazienti proviene da fuori regione.

In Molise si effettua la termoablazione solo su tumori epatici e polmonari perché sono quelli che colpiscono maggiormente la popolazione (come emerge dai dati ISTAT) e perché rappresentano i primi organi a diffondere cellule tumorali attraverso il sangue. Viene utilizzata, però, anche per cure palliative e per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

 Di seguito sono riportati i tumori per organo nella nostra regione.

1.Tumori maligni della trachea dei bronchi e dei polmoni 126

2.Tumori del colon del retto e dell’ano 98

3.Tumori maligni dello stomaco 59

4.Tumori maligni del seno 56

5.Tumore del pancreas 49

6.Tumori del fegato 44

7.Tumori della prostata 39

8.Linfomi 31

9.Tumori alla vescica 30

10.Tumori del cervello e del sistema nervoso centrale 28

I dati sono limitati al 2018 causa COVID

 

Dallo studio dei grafici, inoltre, si evince che il dato dei tumori al fegato in Molise mostra un’incidenza maggiore sui maschi (77,27% contro 22,73%). Con una distinzione tra le due province (64,71% maschi CB e 35,29% maschi IS / 70,00% femmine CB e 30% femmine IS).

La domanda che quindi gli esperti si pongono è perché vi è quest’incidenza maggiore sui maschi. Una delle risposte potrebbe esserci fornita dallo stile di vita dei due diversi sessi.

Dal report dell'Istituto di statistica si apprende che su una popolazione stimata in 286 mila residenti molisani, 178 mila hanno risposto di aver consumato almeno una bevanda alcolica nell'anno, 71 mila quelli con cadenza quotidiana. Bevono più gli uomini: 113 mila hanno consumato una bevanda nell'anno, 57 mila tutti i giorni. Tra le donne: 65 mila nel corso dell'anno e 14 mila tutti i giorni.

Altri fattori sono fumo e sedentarietà.

Dai dati ISTAT abbiamo riscontrato come, nel 2020, il 43,05% della popolazione ha condotto una vita sedentaria, facendo posizionare il Molise quattordicesimo nella classifica nazionale.

Negli ultimi anni, però, il numero di tumori al fegato è diminuito. Sempre più sono le campagne di sensibilizzazione che si stanno diffondendo grazie a social network, radio ecc. Ci sono, infatti, delle sedi LILT (lega italiana per la lotta contro i tumori) in Molise (Campobasso, Termoli, Larino) che si sono occupate di campagne di prevenzione concentrate soprattutto sui tumori alla mammella, colon retto e prostata. Ricordiamo ad esempio le iniziative PREVENIAMO IN MOVIMENTO e LEGGO INSIEME A TE LETTURE A TEMA (novembre 2021).                

Tutto questo non è però sufficiente. Forse sarebbe più utile che si procedesse con una prevenzione sistematica come “Molisani” che offrono screening gratuiti a fasce di età ritenute a rischio, in modo tale da individuare prima anche le neoplasie epatiche. In questo modo sarebbero anche più facili da curare. Con la termoablazione, ad esempio, si possono curare tumori al di sotto di 2cm con una efficacia di circa il 90%, già se esaminiamo tumori superiori ai 5cm la possibilità curativa diventa inferiore al 50%.

La scienza sta progredendo, ma non può farlo da sola: è necessario che ogni cittadino abbia cura di stesso, modificando il proprio stile di vita e le abitudini errate e sottoponendosi a controlli periodici nella speranza che questi ultimi presto, vengano diffusi e resi facilmente accessibili a tutti.