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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

La Storia di Cava Monti

Il Team "Gateway To Hell" della classe 3^A del liceo Classico Europeo del Convitto Giordano Bruno partecipa quest'anno al progetto Open-Coesione offerto dal centro Europe Direct Caserta, decidendo di monitorare il progetto B16E18000480001, EX SIN LDFAA - SITO DENOMINATO CAVA MONTI - MESSA IN SICUREZZA PERMANENTE. Il progetto riguarda il sito dell' ex Cava Monti, situata nel territorio di Maddaloni in provincia di Caserta. La Cava Monti è una cava di tufo utilizzata in passato per la costruzione di edifici che, così come le numerose cave sparse nella provincia di Caserta, nel corso degli anni è stata destinata dapprima a discarica, accogliendo, secondo le denunce delle associazioni operanti sul territorio, anche batterie d'auto, il cui stoccaggio è vietato dalla legge, e successivamente divenuta oggetto di sversamenti abusivi di rifiuti speciali e tossici. Questi rifiuti rilasciano sostanze estremamente pericolose per l'ambiente con contaminazione della matrice terreno con probabile interessamento della seconda falda acquifera e della matrice area attraverso le fumarole che disperdono nell'aria sostanze potenzialmente pericolose. I primi interessamenti al sito dell'ex Cava Monti si hanno a partire dal 2009: il 7 Dicembre 2009 l'ARPAC ha infatti chiesto al Ministero dell'Ambiente, alla Procura, al Sindaco, al Prefetto, al Presidente della Regione, di intervenire con urgenza perchè si era riscontrata la presenza di rifiuti tossici e fumarole sospette. Solo 5 anni dopo, nel 2014, la Procura di Santa Maria Capua Vetere ipotizza per la prima volta un possibile reato di disastro ambientale. Il 31 marzo 2016 è stata finalmente approvata in Senato la risoluzione presentata dalla senatrice Vilma Moronese, con la quale il Governo si impegna a effettuare la bonifica della Cava e le indagini epidemiologiche sulla salute dei cittadini residenti. Per questo motivo, il 13 Febbraio 2017 è stata installata la recinzione e la cartellonistica di pericolo. Tuttavia, al giorno d'oggi, non si è ancora giunti a conclusioni concrete per quanto riguarda la messa in sicurezza del sito e i tempi si prospettano ancora lunghi. Nel mese di Febbraio del 2021 il consigliere comunale di Maddaloni, Angelo Tenneriello, è tornato ad accendere i riflettori sulla questione dell'ex Cava Monti in seguito al preoccupante report sulla Terra dei Fuochi stilato dall'Istituto Superiore di Sanità e dalla Procura di Napoli Nord. Secondo lo studio esiste una relazione tra il disastro ambientale avvenuto negli ultimi decenni nella Terra dei Fuochi e l'insorgenza nel territorio di diversi tumori e malformazioni congenite. Il consigliere ha per questo motivo presentato un'interrogazione all'assessore dell'Ambiente, Salvatore Liccardo, per conoscere quali siano le intenzioni dell'amministrazione comunale per quanto riguarda la messa in sicurezza del sito. L'inizio del progetto era previsto per il 1 Gennaio 2020 e la fine era prevista per il 31 Luglio 2022; tuttavia, ad oggi 3 Febbraio 2022, il progetto risulta non ancora avviato. Il fondo per lo Sviluppo e la Coesione ha stanziato 14.982.264,80 euro, tuttavia non è ancora stato monitorato alcun pagamento. 

Con il nostro monitoraggio intendiamo scoprire quali siano le cause che hanno impedito l'avvio effettivo del progetto, a cui noi personalmente teniamo molto in quanto cittadini di Maddaloni. L'avvio di questo progetto è di fondamentale importanza in quanto i rifiuti tossici presenti nell'ex cava sono nocivi sia per l'ambiente che per la salute delle persone residenti nel territorio.