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Riportando allo splendore le acque dell’Isola di Dino. Ciò che è stato fatto finora per risanare la bellezza dei fondali.

Riportando allo splendore le acque dell’Isola di Dino

Ciò che è stato fatto finora per risanare la bellezza dei fondali

 

 

Dall’ultimo intervento di bonifica eseguito sui fondali dell’Isola di Dino sono stati rinvenuti: 13 manufatti in calcestruzzo, 85 pneumatici e numerosi gavitelli di ormeggio. Questo intervento verrà continuato dalla Guardia Costiera su tutto il territorio per permettere a tutta la società di poter usufruire di quest’ultimo. Il fondale, vasto circa 61.000 mq, è stato protagonista di un intervento iniziato nel 2014 e concluso nel 2020 che ha permesso la rimozione di ben 6.720 kg di rifiuti, di cui: 3.020 kg di pneumatici; 2.960 kg di rifiuti plastici e 740 rifiuti indifferenziati. I rifiuti rimossi, tutti  localizzati fra gli 1 e i 10 metri di profondità, non sono altro che una piccola parte di quanto ancora è presente nelle profondità del fondale.

 

Il comune di Praia ha più volte affermato quanto sia importante la situazione riguardante la salute ambientale del posto e il proprio impegno per garantire al proprio paese di poter avere l’ambito premio noto come

“Bandiera Blu”,premio attribuito ai paesi che rispettano precisi parametri relativi alla salute delle acque di una determinata zona.

 

Alla fine delle nostre ricerche, siamo giunti alla conclusione che l’operazione di pulizia dei fondali marini sia andata a buon fine. L’intervento della guardia costiera, che ha fatto emergere dai fondali varie tipologie di rifiuti,  è stato importante ed è da prendere da esempio per aiutare il nostro ecosistema ambientale. 

A seguito di altri interventi si è constatato che la nostra isola si stia congiungendo alla costa. Questo rappresenterebbe un grave problema in quanto l’isola è la più grande nel territorio calabrese e richiama ogni anno, nella stagione estiva, molti turisti. Tutto il territorio dovrebbe affrontare con estrema serietà questo problema. Purtroppo però, la situazione dell’isola è degenerata al punto tale che non è più possibile tornare alle condizioni dei decenni precedenti.

 

In vista della prossima stagione estiva ci siamo posti l’obiettivo di adottare misure di prevenzione per la cura delle nostre acque. è proprio di questo che si è discusso, infatti, nell’incontro dell’esecutivo dell’Alleanza delle associazioni e dei comitati per salvare il nostro mare svoltosi lo scorso 10 marzo.

L’alleanza ha evidenziato varie criticità, tra cui le principali problematiche sono: la presenza di depuratori malfunzionanti, fiumi e torrenti con sversamenti inquinanti, la mancanza di tutela nelle aree marine protette e un’insufficiente raccolta differenziata dei rifiuti.

I sindaci si sono mostrati disponibili e responsabili per la risoluzione dei problemi elencati, e l’alleanza parteciperà attivamente per fare in modo che tutto ciò si concretizzi. Tutto questo fa ben sperare che per la prossima estate la situazione subisca qualche miglioramento.

 

Vedere un così grande tesoro regionale venir rovinato in questo modo è molto destabilizzante, soprattutto per coloro che conoscono l’isola per la sua vera bellezza e che vorrebbero vederla com’era un tempo.

 

La cosa ancora più grave però, è l’indifferenza della gente e delle autorità che sottovalutano la problematica.

Tutti noi speriamo che possa venire risolta il prima possibile, per far risplendere le nostre acque e poter riascoltare la melodia del mare.