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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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Report Lezione 3

Breve descrizione dell'evento realizzato

La giornata del 22 Marzo nel pomeriggio (ore 14-16) un piccolo gruppo della nostra classe con le professoresse Cortecci e Mancini si è recato al Teatro del Popolo per fare un sopralluogo e intervistare Renato Gori (il responsabile del teatro), Sandra Busini ( responsabile dell'ufficio cultura ) e Monica Rodani (scrittrice di testi teatrali e direttrice di una piccola compagni teatrale). Nel particolare Giorgio e Paolo hanno inizialmente presentato l'attività, che è stata interamente documentata con video (grazie a Emanuele, Valeria e Filippo) e foto (fatte da Andra). Dal sopralluogo, grazie alla guida e agli interventi di Renato Gori e Alessandra Busini, abbiamo capito la storia del Teatro, la sua struttura e potuto vedere qualche suo piccolo anfratto segreto che ci ha permesso di comprendere appieno la vita teatrale in ogni suo aspetto. Infatti nella prima sala visitata, “la Sala del Teatro”, Renato ci ha spiegato come questa struttura sia divisa in due palazzi gemelli: in uno è ospitato il Teatro e nell'altro la Casa del Popolo. Il Teatro è stato costruito negli anni '30 come Teatro d'Opera ( ragion per cui è stata mantenuta la fossa orchestrale, coperta dalle tavolate in legno) e si sono poi avuti, nel corso degli anni, due interventi di ristrutturazione per rinnovare la struttura e le attrezzature. I lavori del 2007-09 (da noi analizzati nell'ambito del Progetto A Scuola Open Coesione) hanno riguardato la sala del Teatro, nel corso dei quali la struttura è stata svuotata e sono stati rifatti gli impianti termici ed elettrici (lungo tutto il teatro corrono chilometri di cavi elettrici!) sotto la copertura in legno. Questa è stata attentamente studiata: la prima parte del Teatro, vicina al palco, è in legno liscio, la seconda, corrispondente alla platea e alla galleria, è forellata per consentire la diffusione e l'assorbimento del suono durante le rappresentazioni sceniche. In questa sala viene poi anche ospitata l'attività cinematografica per la quale è stato rinnovato l'impianto audio Dolby- Digital. Nella seconda e più emozionante parte della nostra visita abbiamo potuto visitare il Teatro “dietro le quinte”. Abbiamo potuto vedere, difatti, il palcoscenico dove abbiamo ammirato il funzionamento delle corde e dei tendaggi per le quinte. In questa area erano presenti due scale che portano a dei camerini per 6-4 persone e una che porta sopra il soffitto della platea! Qua si hanno passerelle di servizio che seguono l'andamento del soffitto. Da qui siamo saliti ancora! In "graticcia" (così l'ha chiamata la Busini) grazie all'ausilio di rocchetti gli addetti ai servizi attaccano tutte le corde necessarie per gli spettacoli. Busini e Gori ci hanno poi spiegato anche chi lavora nel Teatro e le varie mansioni aprendo i nostri orizzonti a un mondo molto più vasto di quello che sembra. Nel particolare, ci hanno spiegato la funzione di una porta presente sul palco che da' al di fuori dell'edificio: questa serve alle compagnie per scaricare e caricare le loro attrezzature, all'arrivo e alla partenza: lavoro che richiede organizzazione e velocità. Così come il Teatro con la sua funzione e i suoi impianti è esempio di un perfetto incontro tra modernità e tradizione, l'attività teatrale è frutto di una perfetta armonia tra efficacia e creatività. Infine l'intervista alla Busini ci ha permesso di scoprire che in cantiere c'è un altro progetto di ristrutturazione per la realizzazione di una seconda sala più piccola! Difatti è molto difficile riempire ogni volta una sala da 700 persone, difficoltà riscontrata anche dalla Rodani che,ha sottolineato, al termine della visita, come delle piccole compagnie come la sua non possano permettersi di appoggiarsi a teatri con un'unica grande sala come questo.

Titolo del Report di Monitoraggio

Dietro le quinte!

Link a Report di monitoraggio pubblicato su Monithon.it

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Blog Post di racconto

La giornata del 22 Marzo nel pomeriggio (ore 14-16) un piccolo gruppo della nostra classe con le professoresse Cortecci e Mancini si è recato al Teatro del Popolo per fare un sopralluogo e intervistare Renato Gori (il responsabile del teatro), Sandra Busini ( responsabile dell'ufficio cultura ) e Monica Rodani (scrittrice di testi teatrali e direttrice di una piccola compagni teatrale). Nel particolare Giorgio e Paolo hanno inizialmente presentato l'attività, che è stata interamente documentata con video (grazie a Emanuele, Valeria e Filippo) e foto (fatte da Andra). Dal sopralluogo, grazie alla guida e agli interventi di Renato Gori e Alessandra Busini, abbiamo capito la storia del Teatro, la sua struttura e potuto vedere qualche suo piccolo anfratto segreto che ci ha permesso di comprendere appieno la vita teatrale in ogni suo aspetto. Infatti nella prima sala visitata, “la Sala del Teatro”, Renato ci ha spiegato come questa struttura sia divisa in due palazzi gemelli: in uno è ospitato il Teatro e nell'altro la Casa del Popolo. Il Teatro è stato costruito negli anni '30 come Teatro d'Opera ( ragion per cui è stata mantenuta la fossa orchestrale, coperta dalle tavolate in legno) e si sono poi avuti, nel corso degli anni, due interventi di ristrutturazione per rinnovare la struttura e le attrezzature. I lavori del 2007-09 (da noi analizzati nell'ambito del Progetto A Scuola Open Coesione) hanno riguardato la sala del Teatro, nel corso dei quali la struttura è stata svuotata e sono stati rifatti gli impianti termici ed elettrici (lungo tutto il teatro corrono chilometri di cavi elettrici!) sotto la copertura in legno. Questa è stata attentamente studiata: la prima parte del Teatro, vicina al palco, è in legno liscio, la seconda, corrispondente alla platea e alla galleria, è forellata per consentire la diffusione e l'assorbimento del suono durante le rappresentazioni sceniche. In questa sala viene poi anche ospitata l'attività cinematografica per la quale è stato rinnovato l'impianto audio Dolby- Digital. Nella seconda e più emozionante parte della nostra visita abbiamo potuto visitare il Teatro “dietro le quinte”. Abbiamo potuto vedere, difatti, il palcoscenico dove abbiamo ammirato il funzionamento delle corde e dei tendaggi per le quinte. In questa area erano presenti due scale che portano a dei camerini per 6-4 persone e una che porta sopra il soffitto della platea! Qua si hanno passerelle di servizio che seguono l'andamento del soffitto. Da qui siamo saliti ancora! In "graticcia" (così l'ha chiamata la Busini) grazie all'ausilio di rocchetti gli addetti ai servizi attaccano tutte le corde necessarie per gli spettacoli. Busini e Gori ci hanno poi spiegato anche chi lavora nel Teatro e le varie mansioni aprendo i nostri orizzonti a un mondo molto più vasto di quello che sembra. Nel particolare, ci hanno spiegato la funzione di una porta presente sul palco che da' al di fuori dell'edificio: questa serve alle compagnie per scaricare e caricare le loro attrezzature, all'arrivo e alla partenza: lavoro che richiede organizzazione e velocità. Così come il Teatro con la sua funzione e i suoi impianti è esempio di un perfetto incontro tra modernità e tradizione, l'attività teatrale è frutto di una perfetta armonia tra efficacia e creatività. Infine l'intervista alla Busini ci ha permesso di scoprire che in cantiere c'è un altro progetto di ristrutturazione per la realizzazione di una seconda sala più piccola! Difatti è molto difficile riempire ogni volta una sala da 700 persone, difficoltà riscontrata anche dalla Rodani che,ha sottolineato, al termine della visita, come delle piccole compagnie come la sua non possano permettersi di appoggiarsi a teatri con un'unica grande sala come questo.

Immagine in evidenza

Domanda 1

Prima di procedere ai lavori di ristrutturazione sono state svolte indagini preliminari sugli effettivi bisogni del territorio?

Risposta 1

Sì sono state effettuate assemblee pubbliche aperte alla comunità. E' emerso che per un territorio come quello colligiano che negli ultimi decenni ha visto crescere la sua popolazione sia in termini quantitativi che qualitativi con la presenza di comunità multiculturali e un massiccio afflusso di turisti risultava necessario disporre di un polo di aggregazione sociale e culturale adeguato.

Domanda 2

I fondi erogati sono stati spesi interamente?

Risposta 2

Sì tenuto conto delle urgenze di adeguamento e consolidamento strutturale dell'edificio ma anche della necessità di rendere gli spazi del teatro conformi alle nuove tecnologie sia in relazione alle rappresentazioni sceniche sia alle proiezioni cinematografiche.

Domanda 3

A seguito dei lavori di ristrutturazione si è potuta notare una crescita in termini di fruizione dei servizi offerti?

Risposta 3

Senz'altro l'adeguamento delle strutture ha consentito di allestire un cartellone sia teatrale che cinematografico di qualità il che ha avuto come effetto un maggior coinvolgimento di pubblico. Non è però il rientro economico la principale obiettivo dell'amministrazione bensì la crescita culturale della comunità. Infatti la vera ricchezza di un territorio è proprio la cultura sia a livello individuale che sociale: d'altronde quando una comunità riceve gli stimoli culturali giusti ciò si traduce non solo in coesione sociale ma anche in effetti positivi a livello occupazionale.

Video del Monitoraggio Civico

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Edizione ASOC: 1516

Scuola di appartenenza:

Liceo delle Scienze Umane "San Giovanni Bosco" (opzione economico-sociale)

COLLE DI VAL D'ELSA (SI)

Europe Direct Siena - Universit� degli Studi di Siena