Alle ore 9:00 il bus comunale che il prof. Orlando aveva prenotato, arriva nel cortile della scuola. Mentre l'autista provvede a fare la manovra noi siamo già pronti davanti la porta del bus, impazienti di salire per iniziare il tour. Immancabilmente è proprio il prof. Orlando a salire in ritardo per i soliti impegni burocratici in segreteria. Percorriamo il raccordo per l'autostrada A20 Messina-Palermo e poco prima del casello di Patti si imbocca la SP 118/a. Una bella aiuola e la prima delusione: alcune tabelle di segnalazione indicano la direzione per S. Piero Patti e Librizzi. Ma non si parlava della strada a scorrimento veloce Patti-Taormina? Enrico attiva l'app OSMTracker per poter effettuare la rilevazione GPS del tracciato finora realizzato della SV Patti-Taormina, verificarne la corrispondenza con la parte finora inserita in OpenStreetMap e integrarne la parte mancante (sarà fatto al rientro a scuola utilizzando JOSM, uno dei più apprezzati strumenti di editing) seguendo le puntuali indicazioni di Nino Galante, il nostro esperto esterno che ci supporta con competenza e passione nella realizzazione della nostra indagine. Tindaro sfodera il suo smartphone ultima generazione per filmare il tour, continuamente incalzato dal prof. Orlando su come, cosa e per quanto deve riprendere ora la strada, ora la valle del Timeto e tutte le strutture presenti lungo di essa. Alla fine della SP 118/a, dopo un Km, si arriva al bivio con la SP 119 di Moreri. Si prosegue e poco dopo altro bivio per la zona industriale-artigianale. Imbocchiamo la rampa per attraversare il viadotto sul torrente Timeto. Ecco l'opera monitorata da Open Coesione e oggetto iniziale del nostro studio. Ci fermiano e il prof. Orlando prende la sua macchina fotografica, noi tutti azioniamo i nostri inseparabili smartphone. Si fotografa il viadotto in tutte le sue parti. Il prof. Orlando scompare. No, è andato lungo la scarpata a raggiungere il greto del torrente Timeto: proprio sotto la spalla di appoggio dell'impalcato del viadotto. Lo raggiungiamo come i pulcini seguono la chioccia. Finalmente vediamo la parte strutturale del viadotto. L'impalcato (l'elemento strutturale dove poggia la carreggiata) è in acciaio e in unica campata. Una bella opera. L'appoggio sulla spalla è provvisto di ammortizzatori antisismici. Mai visti prima. Solo raccontati dal professore di Progettazione per le nuove infrastrutture antisismiche. Si scattano delle foto e qualche selfie. Ok, si riprende la marcia. Percorriamo per circa 4 Km il famoso lotto 1, già completato e in esercizio. Ogni tanto qualche auto e rari camion. Finalmente si arriva sul viadotto sul torrente Librizzi. Il prof. Orlando ci ricorda che il lotto 1 finisce proprio lì e inizia il lotto 2, in parte completato (fino al bivio con la bretella, ancora allo stato di mulattiera con il fondo sterrato) che collegherà, entro fine anno si spera, la nostra SV Patti-Taormina con la frazione Colla Maffone nel Comune di Librizzi. Ecco capiamo ora che da quel punto inizieranno i lavori per la bretella finanziata con i fondi dello Sblocca Italia (circa 550.000 €). Quando sarà ultimato il collegamento con Colla Maffone di Librizzi e quindi con la strada SP 122 per San Piero Patti, la nuova (sic!) strada... ma è da circa 30 anni che se ne parla, avrà un senso in quanto sarà pienamente fruibile abbreviando i tempi di percorrenza per Librizzi e per S. Piero Patti. E per Taormina? Solo qualche accenno tra tutti i documenti che abbiamo richiesto e ottenuto dai vari enti interessati alla costruzione della strada. Solo qualche parola! Fra qualche decennio vedremo (speriamo!) qualche altro lotto in esercizio. Per concludere il nostro monitoraggio proseguiamo ancora. La strada si mette in salita. Ah si, andiamo verso Monte Spinello. A monte una palificata che trattiene (meglio dire dovrebbe trattenere) il terreno argilloso della collina. Si, dovrebbe perché in due tratti i pali si sono inclinati, come ci spiega il prof. Orlando, e per consolidarli hanno dovuto fare dei tiranti per ancorarli alla collina. Beh, ancora deve essere aperta al traffico e notiamo già i segni di una anzianità precoce. Sicuramente non è stata tenuta in debita considerazione la notevole spinta delle argille quando si imbibiscono di acque piovane. Ancora qualche Km, qualche curva e in fondo si intravede una rete plastificata rossa, tipica delimitazione di un cantiere che stavolta invece indica la fine della strada. Oltre vi è la montagna, anzi monte Spinello. La strada finisce qui ma il sogno per un collegamento veloce per San Piero Patti e forse anche per Taormina non finisce con la rete plastificata ma continua... nella valle del Timeto con... Timeto's Dream.

Visita di monitoraggio e rilevazione GPS del Tracciato realizzato della SV Patti-Taormina

Alle ore 9:00 il bus comunale che il prof. Orlando aveva prenotato, arriva nel cortile della scuola. Mentre l'autista provvede a fare la manovra noi siamo già pronti davanti la porta del bus, impazienti di salire per iniziare il tour. Immancabilmente è proprio il prof. Orlando a salire in ritardo per i soliti impegni burocratici in segreteria. Percorriamo il raccordo per l'autostrada A20 Messina-Palermo e poco prima del casello di Patti si imbocca la SP 118/a. Una bella aiuola e la prima delusione: alcune tabelle di segnalazione indicano la direzione per S. Piero Patti e Librizzi. Ma non si parlava della strada a scorrimento veloce Patti-Taormina? Enrico attiva l'app OSMTracker per poter effettuare la rilevazione GPS del tracciato finora realizzato della SV Patti-Taormina, verificarne la corrispondenza con la parte finora inserita in OpenStreetMap e integrarne la parte mancante (sarà fatto al rientro a scuola utilizzando JOSM, uno dei più apprezzati strumenti di editing) seguendo le puntuali indicazioni di Nino Galante, il nostro esperto esterno che ci supporta con competenza e passione nella realizzazione della nostra indagine. Tindaro sfodera il suo smartphone ultima generazione per filmare il tour, continuamente incalzato dal prof. Orlando su come, cosa e per quanto deve riprendere ora la strada, ora la valle del Timeto e tutte le strutture presenti lungo di essa. Alla fine della SP 118/a, dopo un Km, si arriva al bivio con la SP 119 di Moreri. Si prosegue e poco dopo altro bivio per la zona industriale-artigianale. Imbocchiamo la rampa per attraversare il viadotto sul torrente Timeto. Ecco l'opera monitorata da Open Coesione e oggetto iniziale del nostro studio. Ci fermiano e il prof. Orlando prende la sua macchina fotografica, noi tutti azioniamo i nostri inseparabili smartphone. Si fotografa il viadotto in tutte le sue parti. Il prof. Orlando scompare. No, è andato lungo la scarpata a raggiungere il greto del torrente Timeto: proprio sotto la spalla di appoggio dell'impalcato del viadotto. Lo raggiungiamo come i pulcini seguono la chioccia. Finalmente vediamo la parte strutturale del viadotto. L'impalcato (l'elemento strutturale dove poggia la carreggiata) è in acciaio e in unica campata. Una bella opera. L'appoggio sulla spalla è provvisto di ammortizzatori antisismici. Mai visti prima. Solo raccontati dal professore di Progettazione per le nuove infrastrutture antisismiche. Si scattano delle foto e qualche selfie. Ok, si riprende la marcia. Percorriamo per circa 4 Km il famoso lotto 1, già completato e in esercizio. Ogni tanto qualche auto e rari camion. Finalmente si arriva sul viadotto sul torrente Librizzi. Il prof. Orlando ci ricorda che il lotto 1 finisce proprio lì e inizia il lotto 2, in parte completato (fino al bivio con la bretella, ancora allo stato di mulattiera con il fondo sterrato) che collegherà, entro fine anno si spera, la nostra SV Patti-Taormina con la frazione Colla Maffone nel Comune di Librizzi. Ecco capiamo ora che da quel punto inizieranno i lavori per la bretella finanziata con i fondi dello Sblocca Italia (circa 550.000 €). Quando sarà ultimato il collegamento con Colla Maffone di Librizzi e quindi con la strada SP 122 per San Piero Patti, la nuova (sic!) strada... ma è da circa 30 anni che se ne parla, avrà un senso in quanto sarà pienamente fruibile abbreviando i tempi di percorrenza per Librizzi e per S. Piero Patti. E per Taormina? Solo qualche accenno tra tutti i documenti che abbiamo richiesto e ottenuto dai vari enti interessati alla costruzione della strada. Solo qualche parola! Fra qualche decennio vedremo (speriamo!) qualche altro lotto in esercizio. Per concludere il nostro monitoraggio proseguiamo ancora. La strada si mette in salita. Ah si, andiamo verso Monte Spinello. A monte una palificata che trattiene (meglio dire dovrebbe trattenere) il terreno argilloso della collina. Si, dovrebbe perché in due tratti i pali si sono inclinati, come ci spiega il prof. Orlando, e per consolidarli hanno dovuto fare dei tiranti per ancorarli alla collina. Beh, ancora deve essere aperta al traffico e notiamo già i segni di una anzianità precoce. Sicuramente non è stata tenuta in debita considerazione la notevole spinta delle argille quando si imbibiscono di acque piovane. Ancora qualche Km, qualche curva e in fondo si intravede una rete plastificata rossa, tipica delimitazione di un cantiere che stavolta invece indica la fine della strada. Oltre vi è la montagna, anzi monte Spinello. La strada finisce qui ma il sogno per un collegamento veloce per San Piero Patti e forse anche per Taormina non finisce con la rete plastificata ma continua... nella valle del Timeto con... Timeto's Dream.

Quando sono stati avviati i primi lavori della SV Patti-Taormina?

Nessuna risposta ci è giuntà

Quanto è costata complessivamente la realizzazione del 1° lotto quando sono iniziati i lavori e quando sono stati completati

Nessuna risposta ci è giuntà

A quanto ammonta il costo dei lavori finora realizzati sul 2° lotto quando sono iniziati i lavori e quando sono stati bloccati pur non avendo completato il lotto?

Nessuna risposta ci è giuntà