[caption id="attachment_22745" align="aligncenter" width="600"] Il sindaco spiega la sua opposizione alla creazione del museo.[/caption] Il 16 marzo 2016 abbiamo effettuato la nostra esplorazione nel territorio. Poiché non è possibile visitare l’ex mulino per motivi di sicurezza, abbiamo deciso di intervistare il sindaco della nostra città. Dall’incontro è scaturita la volontà dell’amministrazione comunale di dissuadere la Regione Sardegna dalla realizzazione del museo delle identità per arricchire il territorio nuorese attraverso altre iniziative culturali maggiormente attrattive. Tra gli obiettivi dell’attuale giunta comunale vi è, infatti, quella di creare nell’ex mulino la sede unica dell’università nuorese, attualmente dislocata in diverse sedi, mentre un altro edificio cittadino (ex artiglieria) sarebbe destinato al campus universitario e al centro polisportivo, fruibile non soltanto dagli studenti universitari ma anche da altre persone. Il 31 marzo abbiamo incontrato il presidente e un altro componente dell’associazione culturale “Il Mulino” per conoscere la loro opinione in merito alla polemica tra la giunta comunale e quella regionale sul destino dell’ex mulino Gallisai. Il presidente (Antonio Farina) afferma che l’associazione, nata per celebrare la figura di Francesco Gallisai (pioniere dell’industria nuorese a metà dell’800), intende valorizzare l’aspetto identitario del mulino che rispecchia la storia della città e l’avventura dei Gallisai. Riguardo al progetto di creazione del museo approvato dalla Regione e alla proposta del Comune di Nuoro di realizzazione della sede universitaria, l’associazione chiede che, a prescindere da ciò che sarà realizzato, venga preservata l’identità dell’edificio e venga conservato tutto ciò che si trova al suo interno. Dai dati raccolti attraverso la somministrazione del questionario on line che abbiamo diffuso tramite google e whatsapp (https://docs.google.com/forms/d/1tNRboiIxaNzYivXrb-OQ2XtobM7mZ5BWffBnIy5Wow4/edit?usp=sharing&invite=COOXzJAP&ts=56e7f3aa e http:goo.gl/forms/jleqrd2nyp) e al quale hanno risposto 246 persone, abbiamo rilevato che:    

Il Museo alla resa dei conti.

[caption id="attachment_22745" align="aligncenter" width="600"] Il sindaco spiega la sua opposizione alla creazione del museo.[/caption] Il 16 marzo 2016 abbiamo effettuato la nostra esplorazione nel territorio. Poiché non è possibile visitare l’ex mulino per motivi di sicurezza, abbiamo deciso di intervistare il sindaco della nostra città. Dall’incontro è scaturita la volontà dell’amministrazione comunale di dissuadere la Regione Sardegna dalla realizzazione del museo delle identità per arricchire il territorio nuorese attraverso altre iniziative culturali maggiormente attrattive. Tra gli obiettivi dell’attuale giunta comunale vi è, infatti, quella di creare nell’ex mulino la sede unica dell’università nuorese, attualmente dislocata in diverse sedi, mentre un altro edificio cittadino (ex artiglieria) sarebbe destinato al campus universitario e al centro polisportivo, fruibile non soltanto dagli studenti universitari ma anche da altre persone. Il 31 marzo abbiamo incontrato il presidente e un altro componente dell’associazione culturale “Il Mulino” per conoscere la loro opinione in merito alla polemica tra la giunta comunale e quella regionale sul destino dell’ex mulino Gallisai. Il presidente (Antonio Farina) afferma che l’associazione, nata per celebrare la figura di Francesco Gallisai (pioniere dell’industria nuorese a metà dell’800), intende valorizzare l’aspetto identitario del mulino che rispecchia la storia della città e l’avventura dei Gallisai. Riguardo al progetto di creazione del museo approvato dalla Regione e alla proposta del Comune di Nuoro di realizzazione della sede universitaria, l’associazione chiede che, a prescindere da ciò che sarà realizzato, venga preservata l’identità dell’edificio e venga conservato tutto ciò che si trova al suo interno. Dai dati raccolti attraverso la somministrazione del questionario on line che abbiamo diffuso tramite google e whatsapp (https://docs.google.com/forms/d/1tNRboiIxaNzYivXrb-OQ2XtobM7mZ5BWffBnIy5Wow4/edit?usp=sharing&invite=COOXzJAP&ts=56e7f3aa e http:goo.gl/forms/jleqrd2nyp) e al quale hanno risposto 246 persone, abbiamo rilevato che:    

Da alcuni servizi televisivi e da diversi articoli di cronaca abbiamo constatato la sua contrarietà alla realizzazione del Museo nell’ex Mulino Gallisai. Ci può spiegare le sue ragioni?

La giunta comunale è contraria alla realizzazione di un nuovo museo a Nuoro per una serie di ragioni. In primo luogo la città ha già un museo etnografico restaurato di recente che testimonia l’identità locale e gli introiti dei musei sono piuttosto bassi; inoltre i fondi stanziati nel 2007 sarebbero comunque insufficienti e il nostro territorio necessita di infrastrutture più adeguate alle esigenze locali come ad esempio una sede universitaria unica una residenza per gli studenti delle diverse facoltà cittadine e di un centro polisportivo. Penso che queste opere siano indispensabili per il rilancio economico e culturale del nostro territorio e per evitare lo spopolamento che ha già colpito fortemente diversi comuni della Sardegna centrale.

Non teme che i fondi vadano perduti?

I fondi possono essere riprogrammati e attraverso l’accordo di programma quadro per il rilancio del nuorese è possibile utilizzare le somme destinate al museo per creare altre opere sia nell’ex mulino che nell’ex artiglieria. Penso che sarebbe assolutamente inopportuno creare un’opera inutile come il museo pur di spendere i 14 milioni di euro stanziati nel 2007.

Conosce le motivazioni che hanno spinto la giunta precedente a favorire la realizzazione del museo?

La creazione del museo è stata fortemente voluta dalla giunta Zidda in carica nel 2005 quando fu siglato l’Accordo di Programma Quadro che prevedeva la realizzazione di due importanti opere museali una a Cagliari e una a Nuoro. Tuttavia l’impresa che doveva dare esecuzione al progetto presentò un preventivo troppo basso ed il progetto non contemplava il rifacimento dei tetti. Alla fine ci si rese conto che i finanziamenti per la realizzazione del museo erano insufficienti .La giunta Bianchi che succedeva a Zidda e che mi ha preceduto non ha manifestato alcuna contrarietà alla creazione del museo ma i lavori non sono andati avanti.