
Il progetto INTENSE (Itinerari Turistici Sostenibili) vede la Regione Toscana quale Ente capofila. Obiettivo del progetto è lo sviluppo del turismo sostenibile e la promozione del turismo ciclabile ed escursionistico per valorizzare il patrimonio naturale-culturale dei territori partner, per cui è stato individuato un sistema di tracciati ciclabili o escursionistici rilevanti dal punto di vista turistico sostenibile. Per rendere omogeneo il sistema degli itinerari INTENSE è stata “costruita” una dorsale ciclabile costiera continua attraverso le cinque regioni caratterizzata dalla vicinanza con il Mar Tirreno a formare un circuito, un anello, che attraverso l’intermodalità bici-treno-nave si apre a infinite alternative. A questo grande anello si agganciano poi i piccoli tracciati escursionistici locali nell’ottica di ampliare ancora l’offerta turistica sostenibile dei territori partner.
Altro obiettivo del progetto è anche quello di realizzare una rete regionale di mobilità ciclabile, attraverso percorsi di fiumi, di antiche vie di pellegrinaggio, con l’obiettivo anche di collegare le numerose città d’arte toscane allo scopo di unire i diversi territori, comprese le aree transfrontaliere, stimolando la crescita socio-economica di territori altrimenti esclusi dal turismo di massa.
E ciò nell’ottica di sfruttare una crescente propensione ad una tipologia di turismo sempre più popolare e ricercata, come risulta dall’indagine sul trend del turismo per il 2022 realizzato dall’osservatorio EY Future Travel Behaviours (vedi infografica allegata).
Il progetto è stato finanziato nell’ambito del programma INTERREG V-A Italia-Francia Marittimo 2014-2020 e vede coinvolti diversi enti, associazioni e soggetti privati (ANCI Toscana, Enti provinciali, Ente Parco Regionale della Maremma, CNA Toscana, FIAB, Legambiente).
Il progetto perciò prevede anche degli interventi volti a sviluppare o potenziare una rete di ciclovie attraverso vari territori avendo come riferimento principale il tracciato della ciclovia “tirrenica” che collega il territorio francese, Liguria, Toscana (per 540 Km), Corsica e Sardegna.
Il costo complessivo del progetto finanziato dall’UE è pari a 5.100.000 euro, di cui la sola Regione Toscana (come riferito dai responsabili dell’Ente) ha speso circa 1 milione di euro diretti, per la metà, per interventi specifici e, l’altra parte del budget, per attività comunicative, studio e ricerca.
Poi dal progetto elaborato dall’ANCI Toscana abbiamo rilevato che le province attraversate dalla ciclovia Tirrenica sul territorio regionale sono 5 e divise in piu’ tronchi:
1. Massa Carrara 1° Tronco
2. Lucca 1° Tronco
3. Pisa 1° e 2° Tronco
4. Livorno 2°, 3° e 4° Tronco
5. Grosseto 5° e 6° Tronco
Sempre dal progetto ANCI abbiamo potuto rilevare che risultano individuate delle opere di realizzazione o rifacimento di alcuni tronchi tra i tracciati ciclabili esistenti nel territorio regionale e la ciclovia tirrenica allo scopo di potenziare sempre di piu’ il collegamento tra diverse aree sempre utilizzando una mobilità sostenibile.
Il costo di questi interventi, finanziato sia nell’ambito del progetto INTENSE, sia con risorse regionali è stimato secondo quanto riportato nella tabella allegata.
In piu’ si segnala che i Parchi Naturali attraversati dalla ciclovia Tirrenica in Toscana sono 2:
1. Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli
2. Parco Regionale Maremma o Monti dell’Uccellina
Per quanto riguarda i Parchi Naturali abbiamo constatato che sono stati spesi circa 200.000 euro dall’Ente Parco della Maremma per effettuare il tracciato di collegamento dalla ciclovia Tirrenica ad itinerari interni al parco. Più in particolare è stato realizzato un tratto della ciclovia Tirrenica, che va dal fiume Ombrone lungo la strada Vecchia Aurelia, per un importo complessivo di 150.000 euro e il tracciato Alberese-Collelungo sulla strada Vicinale degli Ulivi n.35 per un ulteriore importo di euro 49.978,57.
Dalla ricerca effettuata e dalla notevole mole di dati esaminata abbiamo potuto capire che sia in ambito europeo che in quello regionale, provinciale e comunale si fanno sempre più investimenti per potenziare un’alternativa turistica improntata alla sostenibilità e allo sviluppo di territori interni.