
La storia del nostro team è iniziata nel mese di ottobre, quando le docenti di scienze umane e di lettere ci hanno proposto di partecipare al progetto ASOC (a scuola di OpenCoesione). Inizialmente non è stato semplice per noi familiarizzare con parole nuove come "monitoraggio civico" e "politiche di coesione", ma grazie all'aiuto degli insegnanti, abbiamo capito che si trattava di un progetto importante. Ci siamo incuriositi ed interessati perché ci siamo resi conto che questo progetto riguardava proprio noi e il paese in cui viviamo. Le Politiche di Coesione finanziano alcuni progetti con lo scopo di ridurre le disuguaglianze tra i territori. Essendo noi alunni di una scuola dell’entroterra ennese, un territorio che spesso dai governi non è valorizzato come si dovrebbe, ci siamo sentiti ancor più chiamati ad agire come cittadini attivi e così ha preso avvio il nostro percorso. La prima lezione del progetto è stata scandita in vari step nei quali ci siamo occupati di "PROGETTARE". Dopo i lavori di preparazione abbiamo consultato il portale di OpenCoesione nel quale sono racchiusi innumerevoli progetti finanziati dalle politiche di coesione che riguardano il nostro territorio. Tra i progetti elencati sul sito ci ha particolarmente incuriosito "la ristrutturazione dell'ex sinagoga Bet Ha Midrash e del restauro dell'Aron Ha Kodesh", cioè un antico arredo sacro appartenente a una sinagoga, oggi distrutta, di particolare pregio perché costruito in pietra arenaria e non in legno, in stile gotico catalano, che testimonia la presenza degli ebrei nell'entroterra della Sicilia. Il progetto in questione è tra quelli che risultano “non avviati” e proprio questa caratteristica ci ha spinti a sceglierlo. Come mai, ci siamo chiesti, un progetto così importante, atteso da oltre trent’anni, è stato finanziato e non avviato? Che ne è stato dell’ingente finanziamento predisposto alla ristrutturazione di questo tesoro agirino? Il complesso progetto voluto dal Comune di Agira, per il quale sono stati finanziati 785.000,00 euro prevede, infatti, la ristrutturazione della sinagoga e il recupero delle sue mura del 15esimo secolo con integrazioni di architettura contemporanea. La copertura sarà costituita da strutture leggere e vetrate, capaci di illuminare gli ambienti interni durante il giorno. Lo spazio sinagogale ospiterà l’Aron, che verrà smontato, restaurato, ricollocato nella sede originaria e orientato verso Gerusalemme. Ecco quindi che dopo aver scelto il progetto è giunto il momento di decidere i singoli ruoli dei componenti di squadra provando ad assegnarli a ognuno di noi, facendo leva sulle capacità di ognuno: Project Manager, Storyteller, Blogger, Social Media Manager, Coder, Analista e Designer. Una volta assegnati i ruoli inizia la nostra avventura. Scelto il nome del nostro team, Rest-Aron team, i designer hanno creato il logo, che è dipinto in rosso e giallo, i colori del Comune di Agira e rappresenta il desiderio di proteggere e custodire simbolicamente tra le nostre mani un prezioso tesoro artistico-culturale del nostro paese, l’Aron, che necessita di un restauro per ritornare all’antico splendore. Dopo il lavoro dei designer, è giunto il momento dei compiti a casa. Ci siamo messi all’opera con i vari homework, per produrre la descrizione del progetto, il racconto della ricerca e il canvas di progettazione. I Social media manager si sono occupati di creare un'email e gli account Instagram, Facebook, Twitter e YouTube che rappresenteranno le pagine ufficiali del nostro team. In questo modo ci siamo dunque immersi in medias res nel progetto, che ci sta coinvolgendo sempre più. Riteniamo che il restauro e la valorizzazione di un bene così prezioso sia importante per la nostra comunità, perché non solo potremmo far apprezzare un bene storico-culturale notevole, ma anche interessare tutti alla conoscenza del contesto dietro cui si cela l’Aron. Siamo giunti alla prima fase di progettazione, ci attendono ancora le fasi di analisi, esplorazione e racconto. E noi siamo qui, con la voglia di metterci in gioco e con entusiasmo, sperando che il nostro lavoro serva a promuovere culturalmente il nostro territorio. Poiché abbiamo deciso di occuparci del progetto di monitoraggio civico che riguarda la ristrutturazione dell’ex sinagoga e il restauro dell’Aron, cioè “l’Arca Santa”, la nostra ricerca ha come obiettivo di base salvaguardare e valorizzare questo patrimonio storico di grande valore, il più antico d’Europa e collocato in Sicilia ad Agira, in provincia di Enna. L’Aron, costruito eccezionalmente in pietra arenaria (e non in legno) e con uno stile gotico-catalano, possiede bellezza e unicità allo stesso tempo e testimonia la presenza di una comunità ebraica sul territorio. Da trent’anni i cittadini agirini aspettano la ristrutturazione del luogo. Dal portale OpenCoesione apprendiamo che il Comune di Agira ha richiesto un finanziamento che non è ancora stato utilizzato. Per questo progetto sono stati finanziati 785.000,00 euro ma non è ancora stato avviato. Questo ci porta a domandarci perché non sia partito. Il nostro obiettivo è sensibilizzare gli organi competenti e i cittadini affinché il progetto venga realizzato. Crediamo nei risultati vantaggiosi che la nostra ricerca potrà dare alla comunità agirina per incentivare il turismo e promuovere il valore storico e culturale del luogo. Monitorare questo progetto è per noi una grande opportunità: perché incoraggiare la realizzazione del progetto ci permetterà di dare maggiore importanza e sviluppo socio-economico ad Agira. Per coinvolgere il pubblico useremo i social media e organizzeremo eventi, incontri e seminari con esperti in materia, con la speranza che il nostro lavoro possa attrare ad Agira turisti da tutto il mondo e possa guidare alcune categorie di persone appassionate di storia, arte e religione ad approfondire con ulteriori studi e ricerche.