
Clear and Clean Solution
Il nostro impegno civico si concentra sul progetto riguardante la realizzazione di un impianto fotovoltaico, nei pressi del fiume Aggia, sito nel comune di Paterno (PZ), in Basilicata. La quota dei consumi complessivi di energia coperta da fonti rinnovabili, nel 2020, è pari al 52,1%. Il dato è superiore all'obiettivo fissato dal Decreto 15 marzo 2012 per lo stesso 2020 (33,1%).
L’energia riveste, nella società contemporanea, un ruolo essenziale poiché assume una funzione centrale in tutti i settori chiave dello sviluppo economico-sociale: acqua, salute, refrigerazione dei prodotti alimentari, illuminazione e riscaldamento domestico, trasporti, agricoltura, produzione industriale e mezzi moderni di comunicazione.
Così come stabilito nel Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Johannesburg, pur non costituendo un diritto umano di base, infatti, essa è cruciale per il raggiungimento di tutti gli altri diritti di base. La mancanza di accesso a diversi e disponibili servizi energetici implica il mancato riconoscimento dei fabbisogni primari di molte persone.
L’accesso alle risorse energetiche ed il loro sfruttamento, inoltre, rappresenta uno dei principali fattori della ricchezza e della competitività dei Paesi: una risorsa strategica che è alla base di relazioni ed interazioni economiche, politiche, ambientali, sociali che assumono rilevanza crescente e che si estendono ad ambiti sempre più vasti. In linea con tali esigenze è la politica energetica esterna europea contenuta nel Libro Verde, dell’8 marzo 2006, “Una strategia europea per un’energia sostenibile, competitiva e sicura” che rappresenta come per i paesi in via di sviluppo l’accesso all’energia è una priorità fondamentale.
Altro aspetto essenziale è dato dalle questioni ambientali legate ai cambiamenti climatici e alle cause che li determinano e che hanno dato il via alla programmazione della politica energetica ed ambientale mondiale: il Protocollo di Kyoto, approvato l’11 dicembre 1997, ratificato in Italia con legge n.120/2002 ed il IV Rapporto sui cambiamenti climatici del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento del Clima, secondo cui il riscaldamento climatico è dovuto alle emissioni di gas serra determinate dalle attività umane con una probabilità compresa tra il 90 e il 95% e che, per il futuro, l’aumento di temperatura media globale sarà compresa tra 0,6 e 0,7 gradi nel 2030, mentre raggiungerà circa i 3 gradi nel 2100. Il Protocollo, entrato in vigore il 16 febbraio 2005, grazie alla ratifica della Russia nel settembre 2004, impegna i Paesi industrializzati e quelli che si trovano in un processo di transizione verso un’economia di mercato a “ridurre il totale delle emissioni di tali gas almeno del 5% rispetto ai livelli del 1990, nel periodo di adempimento 2008–2012” (art.3, com.1). Gli stessi Paesi, nel rispetto di tale previsione, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, applicheranno e elaboreranno politiche e misure come “il miglioramento dell’efficacia energetica in settori rilevanti dell’economia nazionale; la protezione e miglioramento dei meccanismi di rimozione e di raccolta dei gas ad effetto serra, non inclusi nel Protocollo di Montreal, tenuto conto degli impegni assunti in virtù degli accordi internazionali ambientali; promozione di metodi sostenibili di gestione forestale, di imboschimento e di rimboschimento; la promozione di forme sostenibili di agricoltura, alla luce delle considerazioni relative ai cambiamenti climatici; la ricerca, promozione, sviluppo e maggiore utilizzazione di forme energetiche rinnovabili, di tecnologie per la cattura e l’isolamento del biossido di carbonio e di tecnologie avanzate ed innovative compatibili con l’ambiente.
Dalle informazioni fornite dallo stesso sito di OpenCoesione, l'obiettivo del progetto è rendere efficienti da un punto di vista energetico le strutture pubbliche del Comune per contenere i costi degli impianti ai fini dell'approvvigionamento idropotabile, collettamento e depurazione.
Per tale realizzazione sono stati coinvolti vari enti, tra cui la Regione Basilicata, in qualità di programmatore, l'Acquedotto Lucano come attuatore e l'E.G.R.I.B: Ente di Governo per i Rifiuti e le Risorse Idriche della Basilicata, in quanto beneficiario.
Dalle suddette informazioni, sappiamo che si è verificato un ritardo per quanto riguarda la data di inizio del progetto, prevista inizialmente per il 07/01/2019, slittata invece al 19/10/2020 e non ancora portato a termine, nonostante la data per la fine dei lavori fosse stata prefissata per il 15/12/2021.
Sono stati finanziati in totale €1.250.000,00 di cui ad oggi solo il 61% è stato utilizzato, per una somma pari a €764.368,65.