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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

Dispersione Rifiuti Urbani

Nella seconda lezione di OpenCoesione, noi ragazzi della 4BES del liceo “Ettore Majorana” di Catania, abbiamo individuato il secondo step, quello di analizzare e trovare i dati che riguardano il tema da noi trattato, ossia la sensibilizzazione verso l’ambiente e la gestione dei rifiuti tramite delle apposite aree quali le isole ecologiche. Attraverso questa lezione abbiamo imparato a:

•Scaricare gli open data da OpenCoesione

•Comprendere cos’è un indicatore

•Osservare i dati: comprendere, raffinare ed analizzare

•Visualizzare i dati con semplici strumenti, aiutati da un esperto di dati.

 

Abbiamo poi visto un’intervista di Ernesto Belisario, un avvocato di Open Government, il quale approfondisce diversi temi: 

⁃quello del riuso dei dati che possono essere resi pubblici e usati come fonte di lavoro.

⁃quello della trasparenza citata per la carica dei dati, in quanto questi verrano poi resi pubblici.

⁃quello delle normative che disciplinano l’uso dei dati, fonte di lavoro che è possibile utilizzare anche per altri servizi.

 

Grazie ad un’altra intervista con Matteo Mazziotta abbiamo poi capito il significato di alcuni termini tecnici utilizzati in questo campo, in particolare la differenza tra indici e indicatori statistici. La statistica è la scienza che studia i fenomeni collettivi.

Per finire abbiamo parlato di un argomento importante, quello della sostenibilità, ovvero la capacità di sfruttare le risorse presenti in modo da lasciarle anche alle generazioni future.

 

Secondo i dati da noi analizzati e riferiti alla produzione dei rifiuti urbani in Sicilia, le autorità competenti avevano il compito di garantire la sicurezza del personale addetto alla raccolta e alla gestione dei rifiuti, gestendo inoltre le carenze di impiegati e fornendo le giuste informazioni private imprese sui nuovi standard di sicurezza. A causa della pandemia, la produzione dei rifiuti nel 2020 ha variato, per questo motivo le amministrazioni hanno avuto la necessità di riorganizzare le raccolte e sospendere la differenziata presso le case dei soggetti positivi al COVID-19, dato che i rifiuti prodotti da essi erano infetti e potevano essere considerati come rifiuti pericolosi, perciò raccolti con apposite regole per evitare un ulteriore contagio. I rifiuti prodotti dalle attività commerciali sono diminuiti a causa della chiusura forzata dettata dal governo, compensata però dall’aumento dei rifiuti domestici e dai prodotti usa e getta. Persino i rifiuti raccolti dalle strade e dei cestini si sono ridotti durante la pandemia. Nel 2020 metà dei comuni siciliani hanno registrato una riduzione dei rifiuti rispetto all’anno precedente, mentre l’altra metà ne ha registrato l'aumento. Secondo dati dell’Azienda Metropolitana dei Rifiuti (AMR), i rifiuti urbani prodotti a Catania nel 2020 sono stati di circa 484.000 tonnellate. La percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti è stata del 23,8%, mentre il restante 76,2% è stato smaltito in discarica. La dispersione dei rifiuti è un problema abbastanza diffuso in Sicilia, soprattutto nelle periferie e nelle aree più povere. Per affrontare il problema le autorità locali hanno avviato una promozione della raccolta differenziata, con l’aggiunta di iniziative come la pulizia delle strade e di sanzioni per chi abbandona i rifiuti in modo e in luoghi inappropriati; tuttavia la situazione rimane critica e richiede un impegno costante da parte dei cittadini e delle autorità per migliorare la gestione dei rifiuti nella nostra Provincia.