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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

QUANTO "COSTA" UNA CASA ECOLOGICA?

Ne siamo certi: la risposta è nei dati scovati dai coder e analisti che danno forma alla nostra motivazione e delineano gli obbiettivi della ricerca. In parole concise, vogliamo: valutare l’interesse che il territorio ha per gli importanti temi ambientali; verificare l’effettivo funzionamento dell’impianto a energia “verde” dell’ente Parco; e iniziare a sondare la diffusione o meno di politiche locali e europee sull’energia geotermica e solare.

 

IL PUNTO DI PARTENZA.

La nostra ricerca si muove dalla prima constatazione desunta consultando opencoesione: nei 18 comuni del Parco Nazionale del Gargano, in provincia di Foggia, ci sono solo 3 finanziamenti per l’ambiente. Questo anima il desiderio di capirne il motivo e cercare altre informazioni mediante gli open data. Il territorio garganico si estende per 118.144 ettari, è una delle aree protette italiane più ampie. Fanno parte del parco la riserva marina delle quattro isole Tremiti. All'interno del parco si trova la Foresta Umbra, un'area naturale protetta con le faggete vetuste patrimonio UNESCO. In quest’ottica diventa importante valutare le scelte politiche istituzionali a difesa del nostro bel territorio. Iniziando dall’Ente Parco che, con la scelta di climatizzare la propria sede con energia green, difende e promuove la vasta provincia. La storia amministrativa del finanziamento,  euro 336.663, segue la seguente scansione temporale: l’idea è lanciata dal Presidente dell'Ente Parco nel 2012; il 14 agosto del 2013 viene affidata la ricerca all'Istituto di Geoscienza e Georisorse del Consiglio nazionale delle Ricerche; la gara d’appalto è stata fatta il 29.12.2014; la Ditta vincitrice, Gentile costruzioni s.r.l. ( www.gentilecostruzioni.it) consegna i lavori il 4.12.2015. Un’intelligente investimento che, oltre a tutelare l’ambiente, funge da impulso per sviluppare un nuovo filone occupazionale ed imprenditoriale locale dedicato alle energie rinnovabili.

I primi dati ci dicono che aumenta l’interesse pubblico per il “teleriscaldamento” urbano, che ottimizza il calore recuperato da diverse fonti  convogliandolo negli edifici. D’altra parte, però, “catturiamo” anche la notizia dell’esclusione della geotermia dal FER1, il che pregiudica 600 mln di euro di investimenti previsti, incidendo proprio sullo sviluppo di un settore che conta in Italia 3000 posti di lavoro. Dunque, scelte che tutelano l’ambiente  e promuovono  l’economia con posti di lavoro e strategie di attrattiva turistica.

 

I PROSSIMI PASSI

Allargando lo sguardo sui temi climatici mondiali, rilanciati anche dal movimento “FridaysForFuture”, vogliamo addentrarci negli importanti obbiettivi di politica globale che l’Unione Europea si è data per il 2020: riduzione del consumo di energia primaria del 20% e la riduzione delle emissioni di CO2 almeno del 20%. Sarebbe interessante verificare come l’energia geotermica stia contribuendo o meno agli obbiettivi sopra richiamati. Ma vogliamo anche considerare le spese aggiuntive per un sitema geotermico eliosolare, cioè la sua manutenzione e la comunque presenza del metano per il corretto funzionamento.

In altre parole, torniamo, dopo averla motivata, alla domanda iniziare: quanto costa una “casa” ecologica?