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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Articolo di Data Journalism

Il Lido Comunale di Reggio Calabria tra storia e nuovi orizzonti

È sufficiente parlare con gli adulti e dire che stiamo conducendo un monitoraggio civico sul progetto che riguarda la riqualificazione del Lido comunale di Reggio Calabria per vedere brillare una luce nei loro occhi che va dall'orgoglio, alla nostalgia, al rimpianto, alla speranza. Man mano che procediamo nella nostra ricerca riusciamo a comprenderne i motivi e ci appassioniamo sempre di più al nostro lavoro.

Il Lido comunale si trova nella Rada Giunchi, un’insenatura che fino all’Ottocento serviva per l’approdo delle imbarcazioni commerciali. I primi lidi furono aperti solo alla fine del XIX secolo. L’attività balneare venne ripresa dopo il terremoto del 1908 grazie all’intraprendenza di alcuni cittadini, ma soltanto nell'anno 1922 si arrivò alla costruzione di un vero e proprio impianto balneare che riuscì ad accogliere in breve tempo un gran numero di visitatori, grazie anche agli eventi culturali che si svolgevano al suo interno. Nel 1962 si sentì la necessità di realizzare un nuovo stabilimento e l'incarico fu affidato a Pier Luigi Nervi. Il progetto venne realizzato solo in parte. Nell’annualità 2007-13 era stato presentato un progetto che prevedeva la demolizione e la ricostruzione del complesso balneare, ma i vincoli posti dalla Soprintendenza ai Beni paesaggistici hanno fatto modificare il piano d’intervento. Adesso si prevede solo la ristrutturazione (infografica n.1).

Visto che il Lido comunale è presente nelle due annualità, abbiamo ritenuto utile confrontare i progetti sul tema “cultura e turismo” per capire in che direzione si stanno muovendo le politiche di coesione in questo settore (infografica n.2). I risultati ci hanno sorpreso dato che abbiamo notato una decrescita degli interventi.

Abbiamo analizzato inoltre:

  1. il ruolo che possono avere gli stabilimenti balneari e i  servizi richiesti;
  2. i dati meteoclimatici che potrebbero favorire l’apertura della struttura per tutto l’anno;
  3. il punto di vista dei cittadini sul Lido comunale attraverso un sondaggio realizzato dal Team.

1. In Italia sono 6.823 gli stabilimenti balneari con un trend di crescita negli ultimi 10 anni del 26%. Da un rapporto di ricerca realizzato nel 2017 dal Sindacato Italiano Balneari con la FIPE risulta che esistono diversi motivi per preferire uno stabilimento alla spiaggia libera: dalla maggior pulizia (17,42%) alla sicurezza garantita in spiaggia (15,61%) e in mare (15,08%), alla tranquillità (14,73%). Chi utilizza gli stabilimenti, infatti chiede principalmente ombrelloni e sdraio (17,07%), servizi igienici e docce (16,39%)e servizi di ristorazione (16,16%)(infografica n.3). Questi ultimi risultati sono perfettamente in linea con le risposte del nostro sondaggio. Abbiamo notato che non c’è alcun accenno all’eco-sostenibilità da parte degli intervistati.

2. La stampa nazionale recentemente si è occupata dell’apertura per tutto l’anno dei lidi nella provincia di Rimini. Ci siamo chiesti: “Perché è possibile fruire del Lido “Spiaggia del Sole” di Riccione durante il periodo invernale e non del Lido Comunale di Reggio Calabria? Abbiamo constatato che la temperatura media nel periodo 2007/2013 nella provincia di Rimini si aggira intorno ai 14,96°C, mentre la provincia di Reggio Calabria registra circa 19,05°C. Sia per le temperature minime sia per le precipitazioni totali annue la situazione climatica migliore è quella di Reggio Calabria. L’unica nota dolente per il Lido è rappresentata dalla non balneabilità delle acque (infografica n.4). Ha senso fare degli investimenti se non viene risolto dall’Amministrazione questo problema?

 3. Risolvendo la questione della balneabilità, il Lido comunale potrebbe avere una ricaduta positiva per la città, diventando un luogo di aggregazione, come era stato in passato, per i cittadini e una spa a cielo aperto per i tanti turisti “di ritorno” e gli stranieri che vengono a visitare i Bronzi di Riace. Oggi, invece, è uno spazio frequentato da persone senza fissa dimora, da vandali e malintenzionati che peggiorano la condizione di incuria in cui si trova.

Il nostro team ha deciso, pertanto, di realizzare un sondaggio diffuso sui social utilizzando la piattaforma digitale “Google Docs”. Il sondaggio ha avuto il merito di coinvolgere i cittadini in modo diretto.

Hanno risposto (infografica n.5) 442 persone: il 45,7% tra i 14 e i 22 anni, il 26,5% con più di 50 anni, il 18,8% tra 36 e 50 anni e solo il 5,2% tra 23 e 35 anni e 3,8% sotto i 14 anni. La maggior parte (47,1%) va almeno 5 giorni a settimana al mare e qualche volta usufruisce dei servizi dei lidi. Solo il 19% frequenta le spiagge cittadine, gli altri si spostano in auto (il 75,3%) per raggiungere altre località, però ben il 51,6% andrebbe al Lido se il mare fosse balneabile. I servizi più richiesti sono l’ombrellone e le sdraio. Solo il 24,2% dichiara di aver affittato una cabina, ma il 90,7% ritiene che esso possa favorire il turismo e all’83,9% piace l’idea di un’apertura per tutto l’anno. Un nuovo orizzonte per il lido?