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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca di dati e informazioni

L'ORA DI SHERLOCK

Iniziamo...
All’inizio abbiamo esaminato i dati presenti su Opencoesione per capire come impostare le nostre ricerche. Stiamo monitorando gli sviluppi e gli effetti di un lavoro iniziato in data 12/06/2015 e terminato il 25/09/2015 che ha permesso la realizzazione di un’area di attesa, di ammassamento e di ricovero per la gestione delle emergenze: si tratta di un centro polifunzionale situato in via Panepinto gestito dalla Protezione Civile e che adesso viene usato per eseguire i tamponi. Abbiamo conosciuto questo sito proprio perchè è protagonista della lotta che Licata combatte contro il covid e, nonostante la sua ristrutturazione e il riallestimento siano stati terminati nel 2015, quest’area, rimasta per troppi anni nell’ombra, ha offerto, da quando esiste, servizi importantissimi alla popolazione e adesso che finalmente è venuta alla luce merita che la sua storia sia raccontata. Per portare a termine quest’iniziativa sono stati investiti € 481.679,48; il 75% dei fondi è stato versato dall’UE, il 21% dalla regione e 4% dallo Stato. Il comune di Licata e la protezione civile del luogo hanno aderito ad un piano di interventi infrastrutturali prioritari previsti nei P.A.I per la prevenzione e la mitigazione dei rischi idrogeologici valido per tutta la regione. E’ stata allestita un’area polifunzionale utilizzata dalla protezione civile come quartier generale fino a poco tempo fa, che è servita inoltre per gestire il fenomeno frequentissimo di immigrazione clandestina. 

I primi dati
Per comprendere la natura del progetto abbiamo pensato di risalire alla fonte, cercando di comprendere i vari piani di collaborazione tra l’Unione Europea e il territorio siciliano. Sappiamo che il comune ha usufruito dei PON FESR Sicilia 2007\ 2013 linea di intervento 2.3.1.8 in seguito ad una richiesta della protezione civile. Sappiamo che l’idea di un’area polifunzionale che potesse essere utile per fronteggiare qualsiasi calamità naturale e qualsiasi situazione emergenziale è nata nei primi anni duemila, poiché la protezione civile non aveva una sede stabile che potesse fungere da luogo di deposito dei mezzi di traporto, degli strumenti di drenaggio dell’acqua in dotazione ad essa e che potesse assolvere alla funzione di luogo di ritrovo e ufficio. Di fatto però i locali di proprietà del comune situati in via Panepinto furono usati come area di ammassamento solo in seguito ad un massiccio fenomeno di immigrazione clandestina che non era prevedibile e che all’inizio ha trovato Licata impreparata ad accogliere una moltitudine di stranieri senza documenti e con immediato bisogno di assistenza sanitaria. Da ciò si può ben vedere come la politica di coesione occupi un ruolo di primo piano nel progetto che stiamo monitorando. Detto ciò, abbiamo già contattato delle persone che hanno lavorato al progetto con le quali speriamo di avere al più presto un colloquio; non vediamo l’ora di recarci presso l’area, nel rispetto delle norme covid, per scattare qualche foto e per porre qualche domanda con la massima discrezione a coloro che, lavorando lì, sono in prima linea nella lotta contro la pandemia. Reputiamo che sia oppurtuno discutere con coloro che si sono occupati degli aspetti burocratici, così da comprendere le dinamiche del funzionamento degli enti che hanno permesso di percepire i finanziamenti necessari per condurre l’opera in porto. Comprendere la catena che permette ai fondi europei di raggiungere le propaggini territoriali dei paesi membri è per noi di importanza capitale, perchè è un manifesto della politica dell’Europa e ci informa sui requisiti che le proposte devono avere per essere accettate e sovvenzionate. Ci avvarremo dei mezzi di ricerca digitali che costituiscono un mezzo estremamente efficiente per comprendere il significao dei termini specifici e dei riferimenti alle leggi presenti sui documenti, che abbiamo in mente di consultare, relativi allo sviluppo del progetto. Usufruiremo delle nostre conoscenze già acquisite e delle strategie illustrateci da ASOC oltre che delle conoscenze che la scuola si propone di darci. Vogliamo condurre le ricerche con dovizia di particolari e senza lasciare nulla al caso, perchè reputiamo questa attività importante per la nostra crescita personale e crediamo così di poter dare il nostro contributo alla comunità. 

Il nostro obiettivo
In ultima istanza ci proponiamo di diventare consapevoli di ciò che ci circonda, al fine di valorizzare le nostre invidiabili risorse territoriali e la nostra storia millenaria. Crediamo fermamente nella politica di coesione che mira a garantire lo sviluppo omogeneo dell’Europa, senza però eliminare le culture caratteristiche dei luoghi. L’obiettivo fondamentale è quello di costruire un villaggio interculturale che possa garantire la libertà e la circolazione della cultura su grande scala. Non si tratta di una meta semplice da raggiungere, anzi si potrebbe parlare di una vera e propria impresa alla quale noi sentiamo il bisogno di prendere parte. Per volare in alto bisogna prima spiccare il volo da terra, perciò noi come classe vogliamo partire dalle nostre competenze e da ciò che possiamo fare nell’immediato per rendere la nostra comunità più consapevole delle opportunità che aspettano solo di essere colte. Il cammino è ancora lungo e speriamo non sia troppo impervio; il prossimo passo sarà quello di rivedere i dati analizzati finora per avere degli spunti che possano costituire dei trampolini di lancio nell’ottica delle ricerche future. Siamo determinati, sicuri dei nostri mezzi e non vediamo l’ora di rimetterci in gioco, iniziando la fase due del monitoraggio civico. Per ora ci stiamo impegnando a ricavare altre informazioni e a cercare immagini che possano esprimere in maniera efficace il senso di questa attività. Stiamo cooperando tutti, ognuno secondo le proprie potenzialità e i propri mezzi. Abbiamo un obiettivo comune e vogliamo lavorare al meglio, apprezziamo questa attività di alternanza scuola lavoro perchè ci offre la possibilità di crescere e ampliare notevolmente i nostri orizzonti. Speriamo di essere stati esaustivi e per nulla banali, vi ringraziamo calorosamente per averci dedicato il vostro tempo.