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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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CONOSCIAMO IL PROGETTO

A Scuola di OpenCoesione (ASOC) è un percorso didattico innovativo finalizzato a promuovere e sviluppare nelle scuole italiane principi di cittadinanza attiva e consapevole, attraverso attività di ricerca e monitoraggio civico dei finanziamenti pubblici europei e nazionali.

Il progetto permette di sviluppare competenze digitali, statistiche e di educazione civica, per aiutare gli studenti a conoscere e comunicare, con l’ausilio di tecniche giornalistiche, come le politiche pubbliche, e in particolare le politiche di coesione che intervengono nei luoghi dove vivono, riescono a migliorare la qualità della vita dei loro concittadini..

Anche noi,  studenti della classe  3 ECA, dell’ I.T.I. Bosco Lucarelli di Benevento, siamo entusiasti di prendere parte all’iniziativa. Essa ci è stata proposta dalla prof.ssa Dolores Maria Corbo, ad inizio anno e subito ci è parsa un’occasione formidabile di crescita e di acquisizione di nuove  competenze. Per questo ci siamo messi subito in gioco! Ci aiuterà in questa avventura anche il professore Antonio Pepe che ci seguirà principalmente per la parte informatica.

Grazie a OpenCoesione, abbiamo la possibilità di  monitorare  il progetto di riqualificazione del ponte Vanvitelli sul fiume Calore, un ponte che noi conosciamo molto bene e dopo  scoprirete perché…...

 

COME SI E’ SCELTO IL PROGETTO DA MONITORARE.

Il primo passo compiuto è stato quello di navigare sul sito di Opencoesione e visionare i progetti proposti per i monitoraaggi. Fra questi, ne abbiamo scelti dapprima tre:

1) Progetto Giada, tematica; Agenda digitale, il cui obiettivo era quello di sviluppare contenuti, applicazioni e servizi digitali avanzati e accrescerne la capacità di utilizzo, l'accessibilità e fruibilità anche attraverso un’ adeguata promozione dell'offerta nella pubblica amministrazione.

2) Finanziamento piani comunali di raccolta differenziata, tematica: ambiente,  il cui obiettivo era  quello di garantire le condizioni di sostenibilità ambientale dello sviluppo e livelli adeguati di servizi ambientali per la popolazione e le imprese

3) Riqualificazione del ponte Vanvitelli, sul fiume Calore, tematica: città e aree rurali: progetti integrati per la rigenerazione urbana e rurale, il cui obiettivo era quello di elevare la qualità della vita, attraverso il miglioramento delle condizioni ambientali e la lotta ai disagi derivanti dalla congestione e dalle situazioni di marginalità urbana, al contempo valorizzando il patrimonio di identità e rafforzando la relazione della cittadinanza con i luoghi.

Insieme ai docenti abbiamo attentamente analizzato tutte le proposte e abbiamo deciso di realizzare il monitoraggio del terzo progetto, la riqualificazione del ponte Vanvitelli. La scelta è stata sancita anche da una votazione svolta in dad su Cisco Webex,

 

PRONTI E VIA!

Il passo immediatamente successivo è stato quello di scegliere un nome per il nostro team. E’ nato così il team è” The bridge’s boys” , i ragazzi del ponte, che intendono prendersi cura e tutelare un monumento che appare appena al 48 posto fra le 68 cose da vedere a Benevento nella classifica di Tripadvisor ma che per noi riveste certamente un’importanza strategica e storica da rivalutare.  Il logo scelto rappresenta il ponte e immancabilmente i colori  giallorossi della nostra squadra del cuore, da poco approdata in serie A.

 

UN PO’ DI STORIA

Il ponte Vanvitelli è una delle infrastrutture più importanti per la città di Benevento sia dal punto di vista logistico , sia dal punto di vista storico.

Costruito ai tempi del basso Impero o in quelli delle invasioni barbariche, il Ponte sul fiume Calore era noto in origine come Ponte di Sant’Onofrio, per via di una chiesa, poi abbattuta, che sorgeva nelle vicinanze di piazza Bissolati, all’altezza, più o meno, del monumento a Manfredi. Il ponte collega il Rione Ferrovia con il centro storico. E’ chiamato anche Ponte Vanvitelli, in ricordo dell’opera di restauro effettuata nel 1767 dal famoso architetto napoletano Luigi Vanvitelli, chiamato appositamente dai Consoli della città.

Originariamente era chiuso nella parte superiore da una porta di ingresso alla città, chiamata dal popolo Porta di Calore, ma indicata nella toponomastica cittadina prima col nome di Porta Gloriosa, dopo il passaggio trionfale che aveva effettuato nel 663 il duca Romoaldo di ritorno dalla guerra combattuta contro l’imperatore bizantino Costante, e quindi con l’appellativo di Porta Pia, quando fu rifatta nel 1781 sotto gli auspici di papa Pio VI.

Tale porta di ingresso venne demolita nel 1867 all’apertura di Corso Vittorio Emanuele.

Nel 1921 venne realizzata un’epigrafe nello stesso luogo ( presunto) della morte di Manfredi di Svevia nella battaglia di Benevento del 26 febbraio 1266, rievocata nel Canto III del Purgatorio. Il monumento, volto verso il Rione Ferrovia, è alto 6 metri e reca un bassorilievo in bronzo, che rievoca l’incontro di Dante con l’anima di Manfredi. Sulla colonna sono incisi i versi con i quali Manfredi rievoca a Dante la sua morte e la sua sepoltura “in cò del ponte presso a Benevento, sotto la guardia de la grave mora”.

L'odierno Ponte di Calore è stato costruito nel 1960. Esso collega la parte bassa della città (Rione Ferrovia) con il centro storico. Fino alla fine degli anni Sessanta, era l'unica strada per poter accedere alla zona alta della città, ed era transito obbligato per le macchine ed i pedoni, ma nel contempo si presentava come un manufatto troppo compatto per lo scorrere delle acque.. Il ponte storico, infatti, costituì più volte un'inopportuna diga durante le piene del fiume Calore. Dopo una spaventosa alluvione nell'ottobre 1949, fu distrutto e rimpiazzato da un più agile ponte a sole tre arcate, e furono effettuate nel contempo poderose opere di arginatura.  Cinque anni fa si è verificata una nuova alluvione, precisamente il 15 ottobre 2015, a causa di forti piogge ma questa volta il ponte, meglio progettato, non ha subito danni.

IL PONTE OGGI

Il ponte Vanvitelli è lungo circa 130 m e largo circa 17. Il progetto di riqualificazione del ponte vuole essere un primo passo verso  una completa “riorganizzazione” della mobilità urbana.
Presentato nel piano PIU EUROPA, ha cercato di far sì che il ponte, pur mantenendo esistente la sua funzione primaria (ovvero di collegamento carrabile tra il rione ferrovia ed il resto dell’ambito urbano), permettesse di rilanciare il rapporto della città con il fiume Calore. In particolare, l’intervento ha previsto anche una sistemazione delle vie pedonali e un ricongiungimento ad altri siti di interesse storico e artistico in un ottica di sviluppo del Rione.

IL PONTE E NOI

Ma dobbiamo svelare anche un altro importante aspetto. Il ponte sul fiume Calore è il “nostro” ponte, è quello che ogni mattina la maggior parte di noi attraversa per raggiungere la scuola ed è quello che dalle finestre delle nostre aule guardiamo pensando alla campanella che di lì a poco suonerà per sancire la fine di un’altra giornata di “duro lavoro” scolastico. E sarà uno dei ricordi che porteremo con noi sempre quando, una volta conseguito il nostro diplom,a penseremo con nostalgia ai giorni trascorsi tra gioie e dolori tra le mura scolastiche.

Ruoli

Nomi  e Cognomi

Storyteller

Sofiane Ait Koubi,Vincenzo Casertano, Francesco Ranauro

Project Manager

Riccardo Yuri Grieco Alessio Cavuoto

Designer

Emilio Caserta,, Daniele Loia

Social Media Manager

Imad Hamdoune, Michele Farina

Analista

Alessandro, Santamaria, Antonio Campana,Kevin  D’ Ausilio

Scout

Andrea Orlando, Marco Minicozzi

Coder

Riccardo Yuri Grieco, Francesco Pio Pisano, Gaetano Martusciello

Suppporter

Francesco Pio Addonizio - Luca De Simio – Alex Salvatore Benedetto Nave -– Riccardo Pastore – Mario Ricciardi – Francesco Russo – Stefano Zullo.

Outsider

Nicholas Fabbricatti – Tommaso Pagnozzi - Maurizio Schipani