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Politiche di Coesione nelle scuole italiane

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Passeggiare nel Medioevo

Benché la nostra scuola abbia sede nel comune di Colle Val d’Elsa, una parte degli studenti  della nostra classe risiede o frequenta nel proprio tempo libero la vicina città di Poggibonsi, uno dei centri principali del territorio della Valdelsa. Di conseguenza ci è sorta la curiosità di conoscere un monumento importante e ben evidente nel territorio. Ci siamo quindi prefissati di capire da quali necessità è nato il progetto di ristrutturazione del Cassero medievale, quali difficoltà tecniche ha incontrato e i vantaggi conseguenti alla realizzazione dell’opera per la vita culturale e l’attrattiva turistica dell’area. Con il nostro lavoro ci proponiamo di  sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza che il patrimonio storico ha per la nostra comunità, anche in termini di ricaduta economica, rivolgendoci a tutta la cittadinanza. Abbiamo quindi costruito il nostro team di lavoro e, fondendo insieme i termini “archeologia” e “medioevo”, cioè la disciplina che studia i resti antichi e il periodo storico che esso aiutano a comprendere, abbiamo deciso di chiamarci “Archeoevo”. I nostri designer hanno quindi ideato il logo prendendo spunto da una veduta aerea del parco archeologico, con la sua inconfondibile forma a stella, rielaborandola al computer nello stile di un cartoon. Quindi abbiamo distribuito i ruoli: abbiamo scelto innanzitutto i Project Manager (Chiara Ferrara e Giulia Gobbini); il ruolo di Blogger è ricoperto da Valentina Bianco, Virginia Bigazzi, Sara Bazzani e Fabiola Lamaj, mentre quello di Storyteller è andato a Lorenzo Cambò, Eltjon Peculi, Elodie Ciacci e Ginevra Baroncelli; i designer sono invece Edgard Cano, Gabriele Rizzo, Shklzim Limani, Sara Gandolfo e Giulia Lenzini. Come social media manager abbiamo scelto Alessio Panariello, Lorenzo Kola, Virginia Fatighenti e Sofia Statello, mentre a fare da Coder saranno Lapo Salvadori, Emmanuele D’Antonio, Niccolò Bartalini, Flavio Tanzini, Martina Cibecchini e Safae El Amrani.

 

Una volta costituito il team, abbiamo inizialmente selezionato i progetti che ci sembravano più interessanti. La nostra attenzione si è concentrata su due interventi: sul progetto di riqualificazione dell’ex ospedale di Poggibonsi, riconvertito in una struttura polifunzionale che ospita uffici, biblioteca cittadina e uno spazio espositivo e sul restauro delle mura del complesso difensivo di origine medievale di Poggio Imperiale. I progetti sono stati messi a votazione e la maggior parte della classe ha espresso parere favorevole al secondo.

L'indagine iniziale è stata svolta sul sito di Opencoesione da cui abbiamo ricavato dati riguardanti le erogazioni finanziarie per il progetto, che risulta essere concluso nel 2015. Successivamente abbiamo integrato le informazioni con dati storici e architettonici sul complesso monumentale messi a disposizione dal sito ufficiale del Parco dell’Archeodromo (www.archeodromopoggibonsi.it) e della Soprintendenza per i Beni Storici e Paesaggistici delle Province di Siena, Arezzo e Grosseto (www.toscana.beniculturali.it), integrandole anche con altre notizie tratte dal sito del Dipartimento di Archeologia dell'Università di Siena (www.dssbc.unisi.it) e da altri siti della stampa locale per le annate 2010-2015 (www.sienafree.it, www.valdelsa.net, www.quinewsvaldelsa.it)  e dell’amministrazione comunale (www.comune.poggibonsi.si.it). Ci è stato utile inoltre visitare le pagine dei social del Parco archeologico (es. Facebook: "Poggio imperiale a Poggibonsi- Scavo Archeologico").

Per quanto riguarda il rilievo dei luoghi di cultura, e in particolare dei parchi archeologico, nella vita e nei flussi turistici della nostra Regione, sono stati consultati i dati resi disponibili da Istat ( www.istat.it). Inoltre abbiamo preso i primi contatti con la Regione Toscana, ente partner del progetto ASOC, che ci ha assicurato la sua disponibilità a supportarci anche nella ricerca di ulteriori dati.

In merito ai dati tecnici, ci ripromettiamo di analizzare l'entità e la periodicità dei pagamenti, a partire dagli open data desumibili dal sito  opencoesione.gov.it, elaborandoli in forma grafica affinché risultino più facilmente leggibili. In questo modo intendiamo verificare se i pagamenti sono stati regolari oppure se sono stati concentrati soltanto in determinati periodi e, in questo caso, se queste erogazioni corrispondono alla progressione dei lavori. Questa analisi potrà consentirci di verificare che i lavori siano stati completati nei tempi e nei termini previsti.

Al fine di comprendere le eventuali difficoltà tecniche relative all'esecuzione dei lavori, avremo bisogno di informazioni sulla natura degli interventi, tenendo anche conto che sono stati eseguiti  su un monumento di grande antichità e di grande interesse storico. 

Ci prefissiamo inoltre di intervistare i responsabili dell'attuazione del progetto, come ad esempio l'ufficio tecnico del comune di Poggibonsi, i progettisti e i direttori dei lavori per capire quali difficoltà abbiano incontrato in corso d’opera, ma sarà anche necessario prendere contatto con il comitato scientifico del parco archeologico e con gli archeologi dell'università di Siena e i dirigenti della soprintendenza ai beni archeologici per capire in quali forme abbiano collaborato con i tecnici responsabili dell’esecuzione dei lavori. 

I destinatari della nostra indagine sono innanzitutto i responsabili tecnico-scientifici del complesso (architetti, archeologi, amministrazione comunale e direzione del Parco), a cui ci ripromettiamo di restituire le nostre conclusioni circa l’effettiva ricaduta dei lavori eseguiti in termini di fruibilità, attrattiva turistica e efficacia didattica, nonché le nostre eventuali proposte per il miglioramento dei servizi. In secondo luogo, vogliamo contribuire a far conoscere questa risorsa culturale e storica del nostro territorio ai nostri stessi concittadini.

 

Il progetto di recupero e valorizzazione della fortezza del Poggio Imperiale risulta finanziato nell’ambito dei Fondi Strutturali relativi alla programmazione 2007-2013, a partire dal 2010, per un totale di 5.820.787 euro, di cui quasi la totalità (5.817.892 euro) risultano effettivamente versati.

Dagli open data risulta che le prime erogazioni sono avvenute nel 2011 e poi, con andamento annuale, nel 2012 e 2013, con importi di circa 90.000 euro. Il nucleo più consistente dei pagamenti è avvenuto però nel 2014, quando è stato versato circa il 70% dell’importo totale (4.500.000 euro circa), mentre nell’anno successivo, il 2015, il rimanente dei finanziamenti stanziati è stato versato, fino al raggiungimento del 99% della somma prevista. 

L’inizio dei lavori, previsto per gennaio 2014, è avvenuto puntualmente; la conclusione, prevista per il novembre 2015, si è verificata con qualche mese di anticipo, nel maggio dello stesso anno, con inaugurazione il 6-7  giugno seguenti.

Il restauro delle mura ha interessato un tratto di 1.300 m. e ha consentito il recupero della Porta di Calcinaia e della Porta della Fonte, prima inutilizzate. Inoltre sono stati realizzati dei camminamenti intorno alle mura che vanno da Porta del Giglio al Cassero, forniti di aree di sosta attrezzate con piazzole panoramiche. La ditta esecutrice dei lavori è stata la Edilco.