Contatti

Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

PROGETTARE: SI COMINCIA!

Noi studenti della 3ºG indirizzo scientifico dell’IIS “Bruno-Franchetti” di Venezia,  ci siamo candidati e siamo stati selezionati per il progetto “A scuola di OpenCoesione”, un’interessante iniziativa che ha come fine quello di analizzare e verificare come sono stati e come tutt’ora vengono utilizzati i Fondi Europei per le Politiche di Coesione.

Abbiamo scelto di occuparci del progetto che include la riqualificazione del Palazzo del Cinema e di Sala Darsena, ovvero la sede principale della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica. 
Costruito a tempo record secondo le tendenze moderniste dell'epoca, il Palazzo del Cinema venne inaugurato il 10 agosto 1937 per la quinta edizione della Mostra. In seguito ai lavori di ristrutturazione, tra il 2012 e il 2015, il Foyer dell’Avancorpo è stato riportato alle sue dimensioni originali, con la demolizione della Sala Volpi, e sono stati realizzati nuovi ingressi ai lati dell’Avancorpo. Anche le sale di proiezione Zorzi e Pasinetti e gli spazi di servizio al piano seminterrato della sezione storica dell’edificio del 1937 sono stati ristrutturati; è stato creato un ingresso indipendente dal Foyer dell’Avancorpo. Dell’originario edificio sono tuttora visibili i due lati arrotondati e i prospetti laterali.

In aggiunta agli interventi di riqualificazione appena descritti, sui quali si focalizza la nostra ricerca, è iniziato nel 2016 ed è in corso di attuazione un ulteriore progetto a cura del Comune di Venezia, finalizzato alla sistemazione complessiva dell’area di fronte al Palazzo del Casinò e al Palazzo del Cinema, e  che comprende inoltre la riqualificazione dell’area di accesso al Palazzo del Cinema per la realizzazione di una passerella permanente.
Nel 2014, invece, la Sala Darsena è stata oggetto di una significativa riqualificazione a cura della Biennale, con l’obiettivo di creare una struttura di pari livello rispetto a quella della Sala Grande. Sono stati quindi rimodernati gli interni e le dotazioni tecnologiche, ed è stato inoltre realizzato un foyer per accogliere il pubblico.
Abbiamo deciso di chiamare il nostro gruppo CinemaMinds: ci piaceva infatti l’idea di collegare il nostro progetto, incentrato sul cinema, a un hobby che accomuna tutti noi, ossia il guardare serie tv (abbiamo pertanto modificato il titolo del crime drama “Criminal Minds”). I nostri designers hanno poi scelto un logo che rappresentasse in maniera rapida e efficace il tema del nostro progetto.
Nelle prime lezioni dedicate al progetto, ci siamo suddivisi in tre gruppi, ognuno dei quali è stato incaricato di scegliere una o più delle proposte trovate sul sito di OpenCoesione: consultandoci sulla piattaforma Google Meet, abbiamo quindi potuto discutere a proposito dei temi sui quali desideravamo soffermarci maggiormente.
Dopo aver riunito i tre gruppi ed esserci confrontati riguardo i progetti scelti, aiutandoci con i canvas compilati, abbiamo quindi scelto il progetto che è risultato più interessante per la maggior parte di noi, ossia quello relativo alla riqualificazione del Palazzo del Cinema e  di Sala Darsena.
Il nostro obiettivo è studiare gli investimenti che sono stati effettuati per la realizzazione del progetto, al fine di confrontarli con i Fondi Europei stanziati per le opere pubbliche.
Vorremmo inoltre verificare in che modo il progetto abbia influenzato il territorio di Venezia in ambito turistico e sociale.
Riteniamo quindi che la ricerca possa risultare interessante per tutta la popolazione, senza distinzione tra fasce d’età.
Per questo miriamo al raggiungimento di una collaborazione tra il nostro volenteroso team, i cittadini e l’amministrazione comunale: non solo attraverso l’utilizzo dei social, che possono risultare molto utili soprattutto per informare i giovani, ma anche grazie ad altri format di comunicazione, tra i quali ad esempio il nostro giornalino di istituto.

Ci ha colpito in primo luogo il fatto che i fondi stanziati per il progetto di riqualificazione del Palazzo del Cinema e di Sala Darsena ammontavano originariamente a 983.175,96 euro, mentre il costo totale effettivo è risultato essere di 1.903.535,26 euro: ben superiore rispetto alla soglia impostata.
 

In aggiunta sono stati utilizzati anche investimenti privati per un valore totale di 920.359 euro. 

Costo materie prime: 902.958 €

Servizi: 24.005.889 €

Godimento di beni di terzi: 3.111.947 €

Salari e stipendi: 4.085.016 €

Oneri sociali: 1.267.779 €

Trattamento: 307.489 €

Altri costi del personale: 17.358 €

Ammortamento immobilizzazioni materiali: 2.255.820 €

Accantonamento per rischi: 292.376 €

Oneri diversi di gestione: 370.594 €

TOTALE COSTI DI PRODUZIONE: 37.093.362

 

Il progetto risulta già progredire lentamente, quando nel 2009 vengono trovati dei rifiuti di amianto nel sottosuolo: alla spesa, che già ammonta a più di 37 milioni di euro, si vengono quindi ad aggiungere altre operazioni, tutt’altro che gratuite. Per questo motivo il commissario Vincenzo Spaziante, ex braccio destro del direttore della protezione civile Guido Bertolaso, decide di rescindere il contratto con i costruttori, attribuendo al privato ogni responsabilità relativa ai ritardi dell’opera. Già in fase di progettazione i costi erano lievitati, dai 94,5 milioni iniziali a 137. (https://corrieredelveneto.corriere.it/venezia-mestre/cronaca/20_febbraio_07/venezia-10-t10corriereveneto-web-veneto-9af35d2e-497e-11ea-9b85-a88e42333e44.shtml)

 

Un danno erariale da 12 milioni e 600 mila euro, a causa della presenza di amianto nel sottosuolo, nella quantificazione del danno non sono stati considerati i soldi di smaltimento dell’amianto.

Importo 13 milioni di euro e previsti 427 giorni di lavoro.

È stato dato un indennizzo di 2,8 milioni anche durante lo stop del cantiere (stop di 6 anni).