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Open Data, Monitoraggio Civico,

Politiche di Coesione nelle scuole italiane

Raccontare la ricerca

RestArt: Insieme per ricominciare

Alla sua prima partecipazione anche l’Istituto d’Istruzione Superiore Giovanna De Nobili, indirizzo Liceo Artistico, intraprende il percorso di monitoraggio civico all’interno del progetto di "A scuola di OpenCoesione", garantendo una ricaduta positiva anche all’interno del curricolo di educazione civica, obbligatorio da quest’anno nelle scuole secondarie, attraverso l’acquisizione di competenze di cittadinanza europea e di monitoraggio civico. Il team è formato dalle classi quarta B indirizzo grafica e quarta A indirizzo arti figurative. La scelta di far partecipare due classi di indirizzo diverso nasce dalla proposta della referente di calare noi alunni in contesti di lavoro diversi da quello scolastico. Partendo, infatti, da un’unica proposta progettuale abbiamo rielaborato gli aspetti estetici ed espressivi propri dell’indirizzo di arti figurative attraverso una produzione grafica-visiva tradizionale e/o digitale per creare un equilibrato linguaggio grafico-espressivo che possa comunicare con un pubblico sempre più vasto i risultati della nostra ricerca. Prima della partecipazione al progetto proposto non avevamo idea di cosa significassero i termini: politiche di coesione, Open data e monitoraggio civico, per cui le prime lezioni sono servite soprattutto per acquisire le conoscenze necessarie utili al corretto svolgimento del percorso di formazione. Inizialmente tutto sembrava difficile da interpretare, anche a causa della particolare situazione epidemiologica che stiamo attraversando. Organizzare le lezioni e il lavoro da remoto, infatti, non è stato facile, ma dopo aver preso confidenza con il sito, seguendo le lezioni e i report caricati siamo stati catapultati con passione nel progetto scelto. I primi incontri, svolti in collegamento su Google Meet, sono serviti anzitutto a chiarirci le idee e a fissare degli obiettivi.

Iniziando a navigare sul sito di OpenCoesione, per la prima volta abbiamo preso dimestichezza con sigle e termini come FSER, POR ecc., e con la mole di investimenti e progetti presentati nei vari settori e su temi diversi.  La nostra attenzione è stata catturata, anche in relazione ai nostri studi, dal progetto di restauro del Castello di Squillace, finanziato con il fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), asse V, risorse naturali, culturali e turismo sostenibili, con un finanziamento di circa € 1.500.000,00, un progetto che ha come obiettivo operativo la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale della Calabria costituito da Aree e Parchi Archeologici, Castelli e Fortificazioni Militari. La lettura degli open data disponibili sul sito di OpenCoesione ci ha fornito informazioni utili sullo stato di avanzamento del progetto e sui soggetti coinvolti. I pagamenti effettuati ammontano a circa € 1.398.693,30 quindi il 93% del capitale finanziato per cui in fase di completamento. È maturato cosi in noi l’obiettivo della nostra ricerca: “Dove vogliamo arrivare”, vogliamo raggiungere un traguardo ambizioso pubblicizzare e valorizzare questo enorme patrimonio artistico in modo che possa esserci una ricaduta positiva anche tra gli abitati di Squillace che non è famoso solo per il suo Castello, ricco tra l’altro anche di reperti archeologici (scheletri, gioielli e ceramiche),   ma anche per le ceramiche, quindi per  usare un linguaggio propriamente artistico Squillace è arte “ A tutto tondo”  in ogni suo luogo.

Il lavoro condiviso sulla scelta del progetto e le finalità può essere racchiuso nei seguenti concetti chiave, che rappresenteranno il filo conduttore nel nostro percorso di monitoraggio:

  • Valorizzazione
  • Tutela
  • Collettività
  • Futuro

Il nome scelto per il team "RestArt" assume in questo contesto la duplice valenza che focalizzano l’attenzione su due  punti essenziali da un lato il  restauro e l’arte come tutela dei beni culturali e del patrimonio artistico che devono trovare nel territorio la giusta collocazione, non solo per valorizzare il patrimonio storico, ma anche per avvicinare, sensibilizzare ed educare le generazioni dei nativi digitali al bello e all’arte nella sua interezza, “RestArt” quindi assume il suo significato letterario di Ricominciare, Ripartire da quello che il territorio ci offre che è arte, storia e conoscenza del nostro passato.    Il designer, elaborando il logo del team, ha simbolicamente utilizzato delle frecce per sottolineare la ciclicità degli eventi, nonché il legame tra passato e presente e tra presente e futuro, al fine di valorizzare il nostro patrimonio artistico, un messaggio di speranza e di nuove prospettive, con l’auspicio che possa essere innescata, anche nelle generazioni più scettiche, la scintilla delle curiosità verso il bello e l’arte.

Il meraviglioso e imponente Castello di Squillace fu costruito dai Normanni nella seconda metà dell’XI secolo e domina dal punto più alto della città il territorio di Squillace e l’omonimo Golfo. La citta di Squillace, in epoca normanna, è stata il caposaldo amministrativo, politico e religioso della costa jonica. Partendo da queste informazioni abbiamo scelto il nome per il progetto che richiama, non solo la voce del vento che sussurra tra le fessure del castello storie di amori tormentati e lotte tra cavalieri custodite all’interno delle mura, ma anche la voce del castello che attraverso i lavori di restauro restituisce voce e imponenza al castello: da qui il nome "Stridula".

Il team, dopo aver svolto le fasi preliminari del lavoro, per un’organizzazione più funzionale dello stesso ha assegnato a ogni membro la propria funzione:

  • Project Manager, che si occupa di coordinare il lavoro: Caterina Teobaldo, Giada Critelli e Rosy Piscionieri.
  • Social media manager, che si occupa di gestire la pubblicità sui canali social Twitter e Instagram: Emanuel Corea, Stella Assunta Longo e Chacha Simeck.
  • Storyteller, fondamentali per la fase finale e la rielaborazione audiovisiva: Barbara Viapiana, Giuseppe Sirianni e Giovanna Garitta, Russomanno, Serra.
  • Designer, indispensabili per la rielaborazione grafica artistica delle immagini: Tommaso De Santis, Ilaria Galeotti e Sofia Mancuso, Fulciniti, Leone,
  • Blogger, per tenere aggiornati e comunicare i report: Marilina Pullano, Sara Russo e Jennifer Severini,Chiefari, Merante,
  • Analyst, preziosi per la ricerca e l’elaborazione dei dati: Noemi De Marco e Roberta Pia Alfieri, Albi, Fiorentino, Napolitano,

Il team, con a capo gli analisti e i social media manager che da subito hanno attivato le pagine Instagram e Twitter, ha iniziato una capillare ricerca utilizzando tutte le risorse disponibili, da fonti orali, attraverso il racconto di persone del luogo, a materiale disponibile in rete.