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Articolo di Data Journalism

RIDARE VITA GRAZIE ALLA MUSICA

Durante questo primo periodo di partecipazione al progetto Asoc abbiamo deciso di occuparci dei progetti,  proposti al comune di Alessandria, che hanno trovato vari modi di utilizzo dell’edificio e dell’ambiente circostante della Cittadella Militare. Insieme alle professoresse referenti del progetto, siamo riusciti a metterci in contatto con Emiliano Poggio, che da ormai undici anni si interessa alla Cittadella sviluppando un progetto in cui, tramite l’organizzazione di un festival musicale al suo interno, si potrebbero ricavare  fondi che ogni anno andrebbero a finanziare le varie manutenzioni e la messa in sicurezza della cittadella.

 

Il progetto si chiama Bergoglio 3.0(richiama l’antico nome del quartiere in cui è stata costruita la cittadella) ed  è stato concepito da  Poggio e dai suoi collaboratori,un team di professionisti che ,in base alle proprie competenze,lo supporta nella definizione della fattibilità del progetto; prende atto della meraviglia e dell’importanza, storica e culturale, della Cittadella, un edificio militare fortificato nel XVIII secolo, sperando di riportarlo al suo massimo splendore. Esso consiste nell’organizzare ogni anno, durante il periodo estivo per una durata di 10 giorni, un festival musicale, sull'esempio di altri festival europei (ad esempio Glastonbury, il Tomorrowland e molti altri) che produrrebbe una entrata stimata di 40 milioni di euro, con 50 mila paganti e creando solo inizialmente più di mille posti di lavoro, che aumenterebbero negli anni. Si sfrutterebbe tutto il terreno adiacente alla Cittadella, che insieme a quello interno ammonterebbe a più di 45 ettari, creando numerose aree funzionali al festival. Dopo qualche anno si potranno avere 2 eliporti, un’area parcheggio,un'area campeggio, fino a 10 palchi attivi tutto il giorno con artisti di ogni genere sia internazionali che non, e vari chioschi per la distribuzione di bevande e cibarie. Poggio ci ha spiegato che il primo evento sarebbe dopo circa 15 mesi, nei quali si metterebbero in sicurezza gli ambienti sia  interni che esterni, e si partirebbe con una serata con un ospite internazionale, nella quale si annuncerebbe il programma per l’anno successivo. Il progetto sarebbe finanziato da enti privati, alcuni con cui si è messo in contatto il gruppo di lavoro del progetto, e che si occupano di questi eventi a livello europeo, mentre altri sono estranei a questo tipo di eventi e partecipano grazie all’interesse che hanno nei confronti della Cittadella. Il piano finanziario è piuttosto complicato, ma essenzialmente si stima di avere, dopo circa 5 anni, un ricavato di 40 milioni di euro; parte di esso sarebbe usato per compensare i costi di organizzazione del festival, mentre i soldi restanti verrebbero utilizzati per campagne di manutenzione e rimessa in sicurezza della struttura e degli esterni della cittadella. Il progetto ha molti punti positivi: a livello europeo sarebbe il festival più grande, porterebbe un’ondata di turismo sia per la cittadella e la città di Alessandria, sia per tutta la regione piemontese, che è ricca di storia e cultura; in più si andrebbero a creare, come già detto, molti posti di lavoro che impiegherebbero principalmente gli abitanti della provincia alessandrina e di quelle adiacenti. Allo stesso modo, dopo la ristrutturazione, si potrebbero avviare centinaia di altre iniziative interessanti in cui si andrebbe a valorizzare l’importanza storica della cittadella, e in cui si userebbero i locali di essa per svariati usi; durante l’incontro abbiamo parlato dell’idea di poter costruire una pista ciclabile nei giardini adiacenti alle mura, di poter affittare i locali interni a società per riunioni, conferenze e meeting, e ci sarebbero altre mille idee da poter portare avanti una volta avviato il progetto. Purtroppo dopo 11 anni non è ancora partito a causa delle varie problematiche con la burocrazia, ma ci si augura che manchi poco all'inizio.

 

Siamo rimasti molto colpiti da questo programma; come gruppo avevamo deciso che sarebbe stato interessante capire se erano stati ideate altre idee per l’utilizzo di un patrimonio culturale così imponente, e siamo rimasti piacevolmente sorpresi. Abbiamo scoperto che molte sono le persone che si sono interessate alla cittadella, e che anche negli anni passati si era provato ad organizzare alcuni eventi e far partire alcune iniziative, ma non erano andate a buon fine. Il confronto con il signor Poggio ci ha aperto un mondo, insegnandoci a guardare anche da altre prospettive questi grandi patrimoni italiani; mai avremmo immaginato di poter utilizzare una fortificazione militare come luogo per un festival musicale, ma abbiamo trovato l’idea fantastica e soprattutto siamo stati felici di un'iniziativa anche rivolta a noi giovani. Saremmo felici di rimanere in contatto con il gruppo che si dedica al progetto e con il signor Poggio, e speriamo di ottenere buone nuove per quanto riguarda la partenza di questa magnifica iniziativa.