Sono Ayman del team Peace of Mind, ho l’incarico di illustrarvi il progetto di recupero che ha trasformato il complesso di San Matteo degli Armeni, un ex monastero, in una Biblioteca.
Lo abbiamo scelto tra i progetti di Opencoesione, perché rientra nel settore del turismo, nostro indirizzo di studi e ci è sembrato significativo per motivi artistici, culturali e per l’impatto sul territorio. La Biblioteca ospita il Centro studi Aldo Capitini, filosofo ed educatore perugino a cui è intitolata la nostra scuola. Ci ha colpito il successo della Biblioteca che, in pochi anni, è diventata un polo frequentato da studiosi e studenti ma anche sede di attività culturali e di ricerca.
Le biblioteche non sono più solo luoghi di lettura o prestito libri, ma anche luoghi che interagiscono e creano relazioni con il territorio, generando idee sui diritti umani e dialoghi interculturali.
Il percorso è stato realizzato tutto in Dad con tante difficoltà e non abbiamo potuto neanche visitare San Matteo degli Armeni. L’abbiamo conosciuto principalmente grazie al bibliotecario Gabriele De Veris che ha girato per noi un breve docu permettendoci di “entrare” nei locali della biblioteca e “curiosare” nel parco, che ne è parte integrante.
Importante l’incontro con Martina Barro, dell’associazione“Vivi il Borgo”, che ci ha illustrato come San Matteo degli Armeni, da secoli parte integrante del paesaggio di Borgo SantAngelo, grazie al recupero, sia divenuto spazio per la comunità.
Il racconto di De Veris e i numerosi articoli trovati in rete ci hanno fatto capire come San Matteo sia diventato polo della vita sociale e culturale sia a livello locale sia internazionale.
A interpretare i complicati aspetti finanziari del progetto di recupero siamo stati aiutati dal funzionario del Comune, Paolo Martani.
Appena possibile vogliamo visitare San Matteo degli Armeni
La biblioteca di San Matteo e il suo parco si dovrebbero far conoscere maggiormente ai cittadini di Perugia, in particolare ai giovani, agli abitanti della regione e, in generale, ai turisti. Come ci ha raccontato il bibliotecario De Veris, molto spesso le persone entrano e dicono "non sapevo ci fosse un posto così bello qui a Perugia! Il muro di cinta ci nasconde, come il libro “Il giardino segreto” ma al tempo stesso offre la possibilità di fare questa bella scoperta."
Il team Peace of mind propone una campagna informativa ideata dai giovani e l'istituzione di un servizio navetta, possibilmente gratuito, per le biblioteche di Perugia, per realizzare anche un percorso di biblioturismo, molto diffuso in altre nazioni.