
BLOG DI PRESENTAZIONE
In una riunione del 18 maggio 2021 il Soprintendente dott. Mario Pagano determina di avviare la procedura per l’affidamento dei lavori di restauro relativi al “Progetto Appia regina Viarum FSC2014-2020”. Tale progetto prevede il restauro di alcuni complessi archeologici presenti nel nostro territorio. Dopo avere esaminato le varie ditte che hanno partecipato alla gara di appalto. Il 30 luglio 2021 è la ditta Geomed s.r.l. geoarcheologia e geologia ambientale in Scafati (Sa) che si aggiudica in modo efficace il progetto di restauro in questione.
I siti archeologici presi in considerazione dal progetto che sul Open Coesione chiama “LAVORI DI RESTAURO ED INDAGINE ARCHEOLOGICA - SITI S. MARIA CAPUA VETERE, LOC. PONTE PRISCO - CASTELLUM AQUAE, S. PRISCO, "CARCERI VECCHIE", CURTI, "CONOCCHIA” sono appunto il Castellum Aquae, le Carceri Vecchie, la Conocchia.
Si rende necessaria una breve descrizione di questi siti archeologici:
1. CASTELLUM AQUAE
Il Castellum Aquae rappresenta i resti dell'apparato idraulico di distribuzione delle acque dell'antica Capua, realizzato dagli ingegnosi romani.
Qui, in uno spazio recintato posto al confine tra San Prisco e Santa Maria Capua Vetere, alla confluenza di viale Trieste, via Petrara, via Righi con la SS. Appia, di cartelli esplicativi non vi è nemmeno l'ombra.
Al centro del recinto, spunta un piccolo rudere, dalle dimensioni relativamente piccole.
Il fine che, attraverso questo progetto, vogliamo raggiungere è dare a questo antico reperto, ormai abbandonato a se stesso e non valorizzato, una nuova vita attraverso la pubblicità.
2. LA CONOCCHIA
Il Mausoleo della Conocchia, o semplicemente la Conocchia, è il principale monumento di Curti: si tratta di un monumento funerario che si erge imponente e maestoso sul percorso dell'antica Via Appia; il nome popolare deriva dalla forma che ricorda la conocchia (o fuso), oggetto usato per filare.
La conocchia è un'eccezionale testimonianza del barocco antico e risalente probabilmente al II secolo d.C., il sepolcro è dotato di undici nicchie ove si posavano le urne cinerarie. Secondo la tradizione vi fu sepolta anche Flavia Domitilla, la matrona romana nipote di Vespasiano, perseguitata da Domiziano perché era di religione cristiana.
La Conocchia può dirsi fra i più significativi monumenti che siano giunti fino a noi conservando "quasi intero" il loro carattere plastico
E’ pervenuta a noi in condizioni eccellenti, grazie anche ai restauri di epoca Borbonica da parte di Ferdinando IV. E' praticamente fruibile da tutti, essendo posta lungo la via Appia in località San Prisco, non molto distante da un altro importantissimo monumento: il Mausoleo delle Carceri Vecchie.
Si tratta di un reperto storico da valorizzare e che potrebbe essere reso parte di un itinerario archeologico casertano.
3. LE CARCERI VECCHIE
Il mausoleo (di epoca romana) fu realizzato in età imperiale (I secolo d.C.) appena fuori le mura della città di Capua Antica lungo la via Appia, ovvero il tratto di strada tra il Comune di Caserta e quello di Santa Maria Capua Vetere. L'originario monumento è stato, verso la metà del XIX secolo, modificato con la rimozione dell'originario ingresso e la costruzione al suo posto della cappella di Santa Maria della Libera. Quasi nascosto dalle abitazioni moderne, le Carceri Vecchie sono la tomba antica più grande della Campania. La denominazione “Carceri Vecchie” deriva dall’errata credenza che in antico vi fosse una galera per i gladiatori che combattevano nel vicino Anfiteatro Campano. In realtà si tratta di un sepolcro di età imperiale, databile al I secolo d.C.
Le “Carceri Vecchie” sorgevano lungo l’antica via Appia in direzione Calatia (odierna Maddaloni), a breve distanza dalle mura cittadine di Capua Antica e facevano parte della necropoli orientale della città, una zona che sin dall’età sannitica era destinata a sepolture di prestigio. Insieme alla vicina “Conocchia” rappresenta uno degli elementi più identificativi del paesaggio della Capua Vetus.
STRUTTURA
Costituito da una pianta centrale con corpo anulare esterno e uno più interno cilindrico, le murature esterne sono in opus reticulatum in calcare e ricorsi in opus latericium, mentre all’interno si ripete l’opera reticolata. La facciata del tamburo esterno è scandita per oltre la metà da nicchie alternate a fondo piano e curvo con copertura a calotta rivestita in origine da stucco modellato a valva di conchiglia. Le nicchie sono separate da semi-colonne tuscaniche rivestite anch’esse di stucco scanalato. Il corpo centrale è collegato a quello esterno tramite setti radiali che lasciano grossi spicchi vuoti tra le due strutture i quali forse erano ricolmi di terra con alberi, ad imitazione del mausoleo di Augusto a Roma.
PERCHE’ QUESTO PROGETTO????????
La risposta è semplice: tra i numerosi progetti presenti sul portale Open Coesione, tra quelli conclusi, già avviati, bloccati, non avviati la scelta è ricaduta su questo perché intanto è un progetto che riguarda il nostro territorio, molte, troppe sono le preziosità storico/culturali che il nostro paese trascura; inoltre ci ha incuriositi il fatto che il progetto non sia ancora avviato perché monitorare qualcosa i cui dati sono tanti ed evidenti crediamo sia più semplice. Noi Ruin Restores vogliamo scendere nei particolari e monitorare quelle condizioni di blocco che purtroppo sempre più spesso si verificano nel nostro paese. Perché nonostante le varie delibere di approvazione progetto e di attribuzione della gara di appalto i lavori sono fermi? Cercheremo di capire il perché.
Siamo la classe 3 scientifico C internazionale del Liceo Pizzi di Capua, quando la nostra tutor PCTO la prof.ssa Ianniello ci ha presentato e proposto questo progetto siamo stati, fin dal primo momento, timorosi vista la complessità delle argomentazioni e le difficoltà che pensavamo avremmo sicuramente incontrato. In effetti quando abbiamo iniziato le prime difficoltà si sono subito presentate, il logo, il nome del team, i ruoli, insomma diverse ore per decidere e cominciare. Però stranamente sta succedendo che più crescono le difficoltà e più ci siamo sentiti coinvolti da questo percorso.
I ruoli sono stati così suddivisi:
• Manager: Ciriello Bruno, Matteo Vanga, Corrado Improta, Gentile Maria Sole;
• Coder: Pietro Caruso, Davide De Martino, Valentino Moroni;
• Story Teller: Gentile Maria Sole, Iossa Christofer,Manco Ylenia, Zarone Bruno;
• Designer: Sara Caterino, Iossa Christofer;
• Social Media: Cozza Rebecca, De Lisa Annalisa, Gurpeert Kaur
• Analista: Di Lillo Mario Aurilio Francesco Pio, Riccio Aldo Paolo, Luceri Ferruccio Di Dona Aurelio
• Scout: Rocco Gabriele, Della Corte Fabio, Garofalo Angelo.