
Il fiume Noce nasce dalle falde del Monte Rocca Rossa e dai contrafforti del Monte Sirino, interessando un bacino di circa 413 km2 e, dopo un percorso di circa 47 km, sfocia nel Mar Tirreno, presso la piana di Castrocucco, al confine tra il Comune di Maratea (PZ) e quello di Tortora (CS). Il corso del fiume, oltre ad attraversare due Regioni, la Calabria e la Basilicata, presenta diverse opere di sistemazione idraulica costituite essenzialmente da briglie, per cercare di arginare il fenomeno erosivo che ha portato, tra il 1985 ed il 2001, ad un notevole e rischioso arretramento della costa tortorese. Le briglie, realizzate agli inizi degli anni ’80, sono in tutto 25 e sono dislocate lungo un tratto di circa 20 km verso monte; gli argini interessano quasi esclusivamente il tratto fluviale finale che, dalla foce, raggiunge l’attraversamento della S.S. 18 Tirrena Inferiore, a circa 1,2 km verso monte; di tali opere non è noto con certezza il periodo di realizzazione. Il rischio di erosione costiera, connesso a quello di alluvione è una problematica presente su gran parte del litorale calabrese (circa 57%) e, come ogni anno, le forti mareggiate causano ingenti danni (inf. statica).
L’effetto di queste opere ha influito sull’evoluzione morfologica del tratto terminale determinando, tra l’altro, un sovralluvionamento dell’alveo e l’incremento delle condizioni di rischio di esondazione dei territori limitrofi. È bene menzionare che anche la realizzazione della S.S. 18 Tirrena Inferiore ha influenzato negativamente l’attuale configurazione del fiume in quanto, tale strada, si sviluppa in rilevato per circa 13 km in prossimità della sponda e riduce l’originaria sezione di deflusso della corrente. La limitatezza dei primi finanziamenti ha imposto alcune scelte strategiche che hanno cercato di ottimizzare i benefici, nell’impossibilità di affrontare per intero gli interventi previsti di progetto.
Un primo intervento è stato finanziato e realizzato dal Comune di Tortora tra Ottobre 2001 e Giugno 2002 con la riduzione di 1 m della quota di soglia della gaveta della terza briglia del Noce e con il ripascimento del litorale per complessivi 80.000 m³ per un tratto di 400 metri a sud della foce.
Un secondo intervento è stato svolto dal Comune di Tortora da Aprile ad Ottobre 2003 di riduzione ulteriore di 1 m della quota di soglia della stessa briglia del Noce e di 18 briglie del Torrente Fiumarella e con ripascimento del litorale per complessivi 80.000 m³ per un tratto di 750 metri a sud della foce.
Un terzo intervento è stato svolto dal Comune di Maratea da Aprile 2005 ad Ottobre 2006 di riduzione ulteriore di 1 m della quota di soglia della briglia medesima.
Un quarto intervento è stato svolto dal Comune di Tortora da Luglio 2009 ad ottobre 2011 di riduzione ulteriore di 1 m della quota di soglia della briglia del Noce e di 2 briglie del Torrente Fiumarella e con ripascimento del litorale per complessivi 220.000 m³ per un tratto di 750 metri a sud della foce.
Sono stati interventi di grande cura e perizia in quanto, a differenza della loro realizzazione, lo smantellamento di un sistema di briglie ha bisogno di passi graduali per evitare fenomeni di dissesto nel riequilibrio del profilo. Gli interventi realizzati hanno permesso di raggiungere ben presto i primi risultati; Infatti l’abitato della Marina di Tortora, nel luglio 2004, è stato dichiarato dall’Autorità di Bacino fuori pericolo riguardo il rischio di esondazione ed inoltre, nel 2016, la foce è avanzata nuovamente di circa 65 m, rispetto al 2001. Si ricorda che nell’inverno del 2000, circa 200 metri di spiaggia erano stati completamente erosi e che la parte compresa nel comune di Tortora (CS) era ad elevato rischio di scomparsa; in tal caso sarebbero stati gravissimi i danni arrecati alle attività turistiche, che costituiscono la principale risorsa economica dell’intero territorio.
Gli interventi attuati hanno consentito di evitare ulteriori danni alle infrastrutture e agli insediamenti costieri in quanto venne calcolato che, in caso di danneggiamento, il loro ripristino avrebbe comportato investimenti 10 volte superiori a quelli delle risorse finanziarie spese per l’intervento di prevenzione attuato. Gli interventi realizzati in 15 anni corrispondono solo al 50% di quelli progettati nell’anno 2000. Il Comune di Tortora ha dunque necessità di programmare nei prossimi anni il riequilibrio complessivo del sistema fiume-litorale per proseguire il percorso avviato. In mancanza di una continuità si rischierebbe di perdere anche gli importanti risultati raggiunti.
Poco meno di un quarantennio dovrebbe esser stato sufficiente a sensibilizzare l’opinione pubblica e le Istituzioni su tale tema affinché non solo si valorizzi la bellezza del fiume Noce in termini di flora e fauna ma anche l’importanza che esso riveste nel nostro territorio, con le conseguenze che ne derivano da scelte progettuali errate.